Omicidio tra Varese e Canton Ticino: uccide il compagno della ex, le spara e si ammazza

A Cantello (Varese) trovato il cadavere della prima vittima, un italiano di 47 anni Daniele morello. La seconda sparatoria a Stabio, in Svizzera: la donna, 45 anni, è gravissima

Omicidio-suicidio tra Varese e Canton Ticino

Omicidio-suicidio tra Varese e Canton Ticino

Cantello (Varese), 25 luglio 2022 - Ha ucciso il rivale in amore, poi ha varcato il confine e ha raggiunto le terme di Stabio, nel Canton Ticino, qui ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro la ex compagna, prima di togliersi la vita. La donna è ricoverata in ospedale in condizioni gravissime. È il tragico bilancio del pomeriggio di sangue che si è consumato oggi, tra il Varesotto e il territorio della Svizzera italia.

Ore 18.30: cadavere a bordo strada

Tutto è cominciato con il ritrovamento di un cadavere a Cantello, pochi passi dalla dogana. La macabra scoperta avviene intorno alle 18,30, il corpo è a bordo della strada, a ridosso di una zona boschiva. Un passante chiama i carabinieri e arrivano gli uomini del comando provinciale di Varese che cominciano a raccogliere elementi utili alle indagini. A terra è rimasto Daniele Morello 47 anni. A sparare e fuggire è stato  Stefano Solazzo, 56 anni.

Ore 19:  sparatoria a Stabio

Nessun giallo, nessun mistero da sciogliere: nell’arco di un’ora si è delineato il quadro in cui è maturato l’omicidio dell’uomo. Poco dopo il rinvenimento del cadavere in territorio italiano, intorno alle 19, la Polizia cantonale elvetica è intervenuta per una sparatoria all’esterno delle terme di Stabio: ferita gravemente una donna di 45 anni, l’uomo, che le aveva sparato alla fine aveva rivolto l’arma contro di sé e si era ucciso. In pochi minuti agli inquirenti italiani e svizzeri, che stavano collaborando, è stato subito chiaro che i due fatti di sangue erano collegati.

L'assassino è l'ex 

L’ennesimo dramma di una coppia finita male, di un ex che non si rassegna e che chiude una vicenda sentimentale nel sangue. L’assassino-suicida non accetta la fine di una relazione e la presenza di un altro accanto alla ex. La storia prende forma in una prima, semplice ricostruzione da parte degli inquirenti: l’omicida ha rintracciato il rivale, nella zona di Cantello. Fa fuoco, due colpi che bastano a lasciarlo senza vita. Undici minuti per coprire sette chilometri e completare il piano criminale che aveva in testa. Stefano Solazzo è arrivato alle terme e ha trovato la donna. Era lei che cercava ed era lei che voleva uccidere. Altri colpi di pistola, un corpo che cade a terra. Ma questa volta lei non muore e resta ferita in modo gravissimo.

La vittima

Daniele Morello viveva in Svizzera: una casetta gialla tra le colline, la passione per le auto, l'azienda di trasporti e la motrice del camion con il suo nome sopra, fotografata in giardino, il volto bonario, E in Svizzera,  Morello, presumibilmente, ha conosciuto la compagna, una 45enne della provincia di Varese. 

 

L'inchiesta

Stefano Solazzo, però, è convinto di avere portato a termine la sua missione di morte e non pensa ad altro. Rivolge la pistola verso se stesso e si ammazza. I soccorsi sono immediati. La donna viene trasportata in ospedale, in condizioni critiche. Lei, come i due uomini sarebbero tutti residenti nel Canton Ticino. In serata gli agenti della Polizia cantonale e i carabinieri di Varese stavano ancora operando per fare piena luce sulla vicenda. A lavorare a stretto contatto con le autorità italiane è la procuratrice pubblica del Ticino Valentina Tuoni. Dalla magistratura svizzera arriva l’appello a eventuali testimoni di presentarsi alla polizia per riferire i dettagli. Poi, bocche cucite: "Non saranno fornite altre informazioni", è la lapidaria risposta degli inquirenti elvetici. L'inchiesta italo-svizzera dovrà chiarire, tra l'altro, se da parte del 51enne ci siano state in passato altre minacce alla coppia, se avesse un regolare porto d'armi e se abbia lasciato qualche messaggio prima di togliersi la vita