Varese, l’ultimo caffè da Zamberletti: addio alla culla di gusto e cultura

La vetrina di via Matteotti non riaprirà Era sede dei salotti organizzati dallo scrittore Della Porta Raffo

Angela Zamberletti, proprietaria del locale inaugurato dal padre nel 1954

Angela Zamberletti, proprietaria del locale inaugurato dal padre nel 1954

Varese, 22 maggio 2020 -  La chiusura del Caffè Zamberletti rappresenta l’addio a un pezzo di storia locale. Anche se per voce della proprietaria della vetrina di via Matteotti, inaugurata dal padre nel 1954, si scopre che il negozio potrebbe rimanere così com’è, quasi come una cartolina di un secolo ormai lontano, dovesse trovare un acquirente.

Di certo il locale non riaprirà dopo il lockdown per decisione di Angela Zamberletti e al suo interno racchiuderà anche un capitolo della stagione culturale della Città Giardino. Era infatti sede dei salotti organizzati dall’intellettuale Mauro Della Porta Raffo: "Chiude un luogo che è stato qualcosa di straordinario, merito di Angela ovviamente. Credo sia il frutto del ragionamento di una donna che nel periodo di riflessione forzato dal Covid ha fatto le sue valutazioni di carattere personale". Della Porta Raffo torna a chiedere che il Comune metta a disposizione un polo culturale. Non è detto che non possa nascere una nuova storia per Varese. In fondo il locale che ora tutti omaggiano è nato sulle ceneri del Caffè Cavour, un edificio che con la sua chiusura ha cancellato uno spazio ottocentesco di Varese. «Il primo ricordo che mi lega al locale sono proprio quei lavori – conclude lo scrittore - fu un cambio epocale. Sembrava di essere arrivati nel futuro". Un’epoca dorata con personalità come Piero Chiara, Bruno Ravasi, Gianni Santuccio.