Busto Arsizio: palaghiaccio e PalaYamamay, "gemelli diversi"

Due strutture dai differenti destini: una attende il Tar, l’altra cresce

Il palaghiaccio

Il palaghiaccio

Busto Arsizio (Varese), 11 aprile 2017 - C’è attesa da parte dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio per quanto riguarda il Palaghiaccio nel rione di Beata Giuliana: la decisione del Tar al quale ha chiesto di annullare la precedente gara per i lavori potrebbe se favorevole al Comune sbloccare la situazione e dare la possibilità di intraprendere un nuovo percorso per la struttura. L’8 marzo c’è stata l’udienza, da quella data ci sono 60 giorni di tempo per comunicare la decisione. "Aspettiamo – dice il sindaco Emanuele Antonelli – ogni giorno a questo punto potrebbe arrivare la risposta dal Tar. Noi ci auguriamo che sia a nostro favore per poter riprendere in mano la vicenda e portarla a conclusione".

L’intenzione è di ripartire da zero e per quanto riguarda la destinazione della struttura non è definitiva quella a Palaghiaccio, anzi potrebbero essere offerti spazi a società e attività sportive che ne hanno bisogno. Intanto l’opera per ora resta incompiuta. Due anni fa la vicenda sembrava aver trovato la strada giusta con l’intervento di privati, una società immobiliare gallaratese, pronta a un mega investimento per completare l’opera (14 milioni di euro), che fin dalla sua progettazione non era stata risparmiata dalle polemiche politiche, poi la fideiussione risultata falsa ha imposto lo stop. Una situazione di fronte alla quale nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha deciso di escludere la società dalla gara per i lavori (sua l’unica offerta all’epoca del bando), decisione nei confronti della quale il gruppo gallaratese, che si è ritenuto vittima del broker a cui aveva affidato la pratica, ha presentato ricorso. La questione è così passata nelle mani del Tribunale amministrativo. Una volta nota la decisione sarà possibile definire il nuovo scenario che potrebbe essere favorevole alla società gallaratese o dare la possibilità di ripartire da zero all’amministrazione comunale.

Sempre in città si pensa ad ampliare la funzione del PalaYamamay, struttura che in passato ha rischiato di rimanere sottoutilizzata e che invece ha avuto grazie all’incontro con la pallavolo il suo rilancio. Per la “casa delle farfalle” in futuro ci potrebbe essere uno spazio speciale all’interno, dove gli appassionati di volley potrebbero incontrarsi, bere un caffè, vedere le partite in trasferta e organizzare, feste e conferenze. Un progetto che sta suscitando interesse e che come spiega il presidente Giuseppe Pirola vuole "creare al PalaYamamay un vero e proprio salotto comune per tutti i cittadini di Busto. Vogliamo che sia pieno di vita tutta la settimana". L’idea è di ristrutturare un locale di circa 300 metri quadrati nel punto più alto della struttura per farne la “seconda casa” degli appassionati di volley. Già partita la raccolta fondi tramite la piattaforma di crowdfunding, un modo per unire società e tifosi per realizzare la Casa Uyba.