Busto Arsizio, il sindaco allunga la vita ad Accam

Mozione in Consiglio comunale: "La chiusura slitti al 2027"

Una protesta anti-inceneritore

Una protesta anti-inceneritore

Busto Arsizio (Varese), 23 settembre - Il futuro dell’inceneritore Accam domani sera arriverà in Consiglio comunale. Decisione finale, almeno dal punto di vista politico, che toccherà ai consiglieri chiamati ad esprimere il loro voto su una mozione del sindaco Emanuele Antonelli che riguarda il prolungamento del contratto di affitto dell’area su cui insiste l’impianto (di proprietà comunale). Di fatto un via libera al documento sarebbe un lasciapassare per lo slittamento della data di chiusura dal 2021 al 2027. Il primo cittadino nei giorni scorsi è stato chiaro: "Siamo al bivio, o prendere o lasciare", che vuol dire o si va avanti fino al 2027 oppure per la società è il fallimento.

E la strada da percorrere è indicata nel nuovo piano industriale illustrato nei giorni scorsi ai sindaci del Comitato di controllo analogo. I conti, quei conti ai quali fino a qualche mese fa sembrava si potesse ridare ossigeno arrivando ad avere di nuovo utili, invece richiedono che l’inceneritore vada avanti a bruciare rifiuti per non fallire. Si profila una situazione dunque molto difficile, in un quadro in cui hanno di recente espresso la loro preoccupazione anche i lavoratori di Accam che chiedono di salvare i posti. Domani sera in consiglio comunale arriverà la mozione del sindaco Antonelli, documento sul quale non mancano però perplessità all’interno della stessa maggioranza. L’esito favorevole del voto, perciò, non è scontato. È chiaro invece il messaggio sul tema che arriva dagli esponenti del Comitato ecologico inceneritore e ambiente di Borsano, da sempre impegnati in una ostinata battaglia contro l’inceneritore: "Bisogna chiudere l’impianto entro il 2021".

La scadenza decisa a suo tempo dall’assemblea dei sindaci soci dei 27 comuni di Accam, ribadisce Adriano Landoni, portavoce del Comitato "va rispettata. L’inceneritore è vecchio e obsoleto. Va chiuso. Non ci può essere alcun prolungamento dell’attività fino al 2027. Ricordiamo i risultati dello studio epidemiologico che i sindaci conoscono bene, quello studio ha evidenziato nell’area in cui ricadono le sostanze inquinanti un aumento dei ricoveri per malattie cardiovascolari. Si vogliono più malati? Bisogna chiudere, l’inceneritore va chiuso entro il 2021. E la società - chiosa l’esponente ambientalista - abbia il coraggio con i suoi soci di intraprendere una nuova strada per lo smaltimento dei rifiuti, scegliendo sistemi moderni e non inquinanti, come il trattamento a freddo". Domani sera la mozione firmata dal primo cittadino approderà in consiglio comunale, venerdì 28, invece, si terrà l’assemblea dei soci di Accam. Si profila una settimana decisiva, quindi, per il futuro dell’inceneritore e tutta Busto Arsizio.