Busto Arsizio, la rivolta del comitato: "Questo inceneritore è inutile"

Nuova protesta in centro a Busto Arsizio del comitato che chiede la chiusura dell’impianto Accam

La protesta andata in scena ieri pomeriggio in piazza Santa Maria a Busto Arsizio

La protesta andata in scena ieri pomeriggio in piazza Santa Maria a Busto Arsizio

Busto Arsizio - L’allentamento delle strette sugli assembramenti ha permesso ieri pomeriggio a un centinaio di persone di riportare alla ribalta della scena di Busto Arsizio la questione legata all’inceneritore. Le associazioni ambientaliste capitanate da Stefano Marchionna dei comitati No inceneritore, si sono date appuntamento in piazza Santa Maria per chiedere ancora una volta lo spegnimento dell’impinto di termodistruzione di rifiuti. Sui manifesti e sugli striscioni l’invito rivolto alla società che subentrerà ad Accam a spegnere definitivamente la ciminiera a sud della Città. Lega Ambiente il Comitato Contro l’Inceneritore insieme ai rappresentanti del circolo Laudato Sii di Busto Arsizio hanno unito le loro forze per alzare la voce della protesta e portare l’attenzione dell’opinione pubblica su una questione che si protrae da decenni.

«L’inceneritore non serve in Lombardia – hanno dichiarato –. L’attuale dislocazione di impianti di termodistruzione è sufficiente al fabbisogno regionale. L’impianto di Busto Arsizio può essere spento con grande beneficio per tutta la cittadinanza". Oltre infatti all’attività di distruzione dei rifiuti, è sicuramente da non sottovalutare l’impatto ecologico dei numerosi autocarri che ogni giorno scaricano i materiali destinati alla distruzione. Sulla base di alcuni calcoli si parla di numeri vicini ai tremila transiti annuali. Gli organizzatori hanno le idee chiare e l’ipotesi di prorogare l’attività dell’impianto per altri trent’anni suscita tutta una serie di problematiche che gli organizzatori della manifestazione di ieri pomeriggio non vogliono nemmeno prendere in considerazione.

La vicinanza con l’aeroporto di Malpensa, la fitta rete di autostrade che circondano la città di Busto Arsizio, il terminal ferroviario mettono il paese al centro di un sistema viario che potrebbe avere un impatto sulla salute dei cittadini. "Io mi ricordo – spiega Valentina Pacelli del comitato Laudato Sii – che quando ero piccola e abitavo nella zona sud di Busto Arsizio , la mattina mi alzavo sempre con la gola irritata. Vogliamo tutti lo spegnimento di questo inceneritore, soprattutto per il futuro dei nostri figli che si meritano una qualità dell’aria migliore senza dover fare sempre i conti con i valori delle polveri sottili". Alla manifestazione ha preso parte anche il consigliere comunale di Legnano Franco Brumana.