Contatti con la malavita gelese, chiesto rinvio a giudizio per due carabinieri di Busto

Durante le indagini, che hanno coinvolto dieci militari, sono emerse numerose intercettazioni telefoniche

La caserma dei carabinieri di Busto Arsizio

La caserma dei carabinieri di Busto Arsizio

Busto Arsizio (Varese), 9 gennaio 2019 - La Procura di Busto Arsizio ha chiesto il rinvio a giudizio di due carabinieri (un terzo indagato nel frattempo è deceduto) per falsità ideologica, truffa ai danni dello Stato e violata consegna (un reato militare trasmesso per competenza alla procura ordinaria), a seguito di un'inchiesta che ha visto indagati in totale dieci militari in servizio presso la compagnia carabinieri di Busto Arsizio, i quali avrebbero per anni avuto contatti con esponenti della malavita gelese in Lombardia.

La Procura di Milano, a cui un secondo fascicolo è arrivato per competenza, li ha indagati anche per accesso abusivo in banca dati. L'indagine è iniziata nell'aprile del 2017 dall'omicidio di Matteo Mendola, bustocco di origini siciliane ucciso nel Novarese. Durante le indagini svolte per risalire ai responsabili del delitto, erano emerse numerose intercettazioni telefoniche tra soggetti legati alla criminalità gelese e i militari indagati.