Scuola chiusa, a Busto Arsizio avanza il "piano B"

Riapertura più difficile alla De Amicis, gli allievi ospiti di altri istituti e oratori

Il lavori alla scuola de Amicis dopo il crollo dei soffitti

Il lavori alla scuola de Amicis dopo il crollo dei soffitti

Busto Arsizio (Varese), 27 aprile 2018 - Ancora 24 ore di attesa per conoscere il risultato degli accertamenti effettuati dai tecnici della Procura che hanno compiuto tutte le verifiche necessarie dopo il crollo di una parte del controsoffitto in un’aula della scuola elementare De Amicis, nel plesso delle Bossi, in via Dante. Dal 19 aprile la scuola è chiusa, e secondo quanto comunicato nei giorni scorsi, l’attività didattica è sospesa fino al primo maggio, ma sembra al momento difficile che possa riprendere all’interno della struttura mercoledì 2 maggio. C’è dunque da attendere il risultato del lavoro dei periti che potrebbe essere consegnato già entro stasera al sindaco Emanuele Antonelli, diversamente nella mattinata di domani, sabato.

Iintanto ieri pomeriggio a Villa Tovaglieri si è svolto un incontro con il provveditore Claudio Merletti e i dirigenti scolastici per fare il punto della situazione e valutare le soluzioni da adottare per ridurre al minimo i disagi degli alunni coinvolti nella chiusura di tutto il plesso (elementari e medie) qualora non fosse possibile riaprire l’istituto la prossima settimana. «Attendiamo il risultato del lavoro dei periti – ha detto ieri il sindaco – sapremo così quali interventi sono necessari e se l’edificio può tornare disponibile. Nel frattempo abbiamo lavorato al piano B: nel caso non fosse possibile riprendere l’attività didattica alla Bossi, possiamo contare sulla collaborazione di altre scuole e degli oratori che potranno accogliere gli alunni, consentendola conclusione dell’anno scolastico». Ancora un giorno di attesa dunque, poi l’amministrazione comunale potrà decidere come intervenire. Per quanto riguarda tutte le scuole è già stato predisposto il controllo termografico dei soffitti (la spesa è pari a 180 mila euro), ma l’impegno maggiore riguarda il plesso di via Dante dove si è verificato il crollo. Al momento la spesa prevista per la messa in sicurezza è pari a 800 mila euro che l’Amministrazione intende recuperare tagliando su altri interventi che erano previsti, ad esempio le asfaltature delle strade.