Busto Arsizio: s'inventa rapina per giustificare spese "pazze". Ventenne denunciata

Aveva puntato il dito su un giovane, riconosciuto innocente dagli agenti

Polizia di Busto Arsizio in stazione

Polizia di Busto Arsizio in stazione

Busto Arsizio - Aveva fatto acquisti che non avrebbe saputo giustificare con i genitori e allora si è inventata una rapina ai suoi danni. Mai avvenuta, a quanto è stato accertato dagli agenti del commissariato della polizia di Stato di Busto Arsizio. Una ragazza di 20 anni è stata denunciata con l'accusa di simulazione di reato e calunnia nei confronti di un giovane innocente.

La ricostruzione degli agenti

Lo scorso 12 settembre una volante del commissariato bustocco era intervenuta alla stazione FS, da dove la ventenne aveva chiesto aiuto alla Polizia. La giovane ha riferito che poco prima, mentre stava per scendere dal treno, era stata spinta alle spalle da due giovani che l’avevano fatta cadere e strappato di dosso la borsetta.

Rinfrancata e accompagnata in commissariato, la ventenne ha presentato denuncia fornendo una dettagliata descrizione dei due malviventi che, a suo dire, l'avevano scippata. Pochi giorni dopo la ragazza è stata invitata negli uffici della polizia ferroviaria di Rho perché un passeggero aveva ritrovato la borsetta, dalla quale mancava solo una modesta somma di denaro, con i suoi documenti ed effetti personali.

Innocente nel mirino

Arrivata negli uffici della Polfer la ragazza ha mostrato agli agenti delle fotografie che lei stessa aveva scattato poco prima in stazione a Busto Arsizio a un giovane nel quale sosteneva di aver riconosciuto uno dei rapinatori. Immediata la comunicazione dei colleghi di Rho al commissariato di Busto Arsizio. Gli agenti bustocchi hanno raggiunto lo scalo ferroviario e hanno individuato il giovane riprodotto nelle fotografie, bloccandolo. Il ragazzo, però, ha subito manifestato la sua estraneità alla rapina che la giovane gli attribuiva

La professione di innocenza fornita dal ragazzo è stata confermata dagli ulteriori accertamenti degli agenti, che hanno acquisito le immagini filmate dalle telecamere all’interno dello scompartimento nel quale si sarebbe consumata la rapina. Infatti, i filmati mostravano la sola ragazza che, arrivata alla stazione di Busto Arsizio, scendeva tranquillamente dal treno con la borsetta in spalla.

La ventenne è stata quindi convocata in commissariato dove non ha potuto che confessare di essersi inventata la rapina – pare per giustificare delle spese che le erano state vietate  – e di aver falsamente attribuito la responsabilità al giovane, a lei sconosciuto, visto e fotografato in stazione. Inevitabile la denuncia con le accuse di simulazione di reato e calunnia.