Busto Arsizio, i "No inceneritore" non si fermano: "Subito l’indagine sulla salute"

Il Comitato sollecita l’analisi epidemiologica per valutare gli effetti dei fumi tra i residenti del rione Borsano

Veduta aerea dell'inceneritore di Borsano

Veduta aerea dell'inceneritore di Borsano

Busto Arsizio - Urgente una seria e dettagliata analisi epidemiologica sugli effetti sulla salute della cittadinanza che abita nelle zone di ricaduta dei fumi dell’inceneritore ex Accam, oggi Neutalia, nel rione di Borsano. A rilanciare la richiesta è il Comitato No Inceneritore, che fa rilevare i ritardi nell’avviarla, mentre "l’attività dell’inceneritore ha continuato inesorabile e imperturbabile il suo percorso"."È stata fatta ripartire la seconda turbina – sottolinea il Comitato – danneggiata dall’incendio, che aveva pesantemente messo alle corde la spa Accam; nel frattempo Accam ha chiuso scaricando tutti i debiti sui Neutalia srl, dove Agesp spa e dunque Busto Arsizio è socio al 33%; è stata poi costituita un’Associazione temporanea di imprese che comprende Agesp Energia srl, Neutalia srl, Amga spa per ottenere finanziamenti ultramilionari dal Pnrr per il collegamento del teleriscaldamento bustocco e legnanese all’inceneritore".

Il Comitato fa rilevare però "le difficoltà di Agesp Energia", per cui "si comincia a parlare di vendita della società e di assoluta necessità di effettuare il collegamento del teleriscaldamento gestito da Agesp Energia". A fronte dell’efficienza nel portare avanti questi passaggi, il Comitato rileva "un’incomprensibile rilassatezza nell’organizzarsi per avviare una dettagliata e completa indagine epidemiologica per rilevare se il passato di 50 anni di Accam e di incenerimento non abbia prodotto e continui a produrre danni così gravi alla salute dei cittadini, tali da non consentirne il proseguimento dell’attività, seppur con tecnologie migliorate e con enormi investimenti pubblici".

Sui ritardi dell’indagine interviene Emanuele Fiore, esponente del Comitato e consigliere comunale (Popolo riforme e libertà): "Mi aspetto che sia data la massima priorità alla mozione urgente che ho presentato, approvata all’unanimità in commissione, e che il consiglio si allinei al voto: sindaco, giunta e Neutalia (che si era detta pronta a collaborare) si attivino immediatamente per dare avvio all’indagine. Siamo una delle città più inquinate d’Europa e d’Italia, con 50 anni di incenerimento alle spalle e una prospettiva di convivenza con il termovalorizzatore almeno per altri 25: è doverosa una fotografia dello stato di salute della popolazione".