Busto Arsizio, cambia il nome ma l’inceneritore resta

Presentata ufficialmente la nuova società di Agesp, Amga e Cap: Neutalia gestirà l’impianto di Borsano

Le proteste dei comitati cittadini contro il salvataggio del termovalorizzatore

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Busto Arsizio (Varese) -  La svolta il primo agosto: il giorno del debutto di Neutalia. La nuova società benefit in house, costituita da Agesp, Amga e Cap, gestirà l’impianto di incenerimento dei rifiuti in via Arconate, nel rione di Borsano, a Busto Arsizio, subentrando ad Accam, più volte negli ultimi anni sull’orlo del fallimento. Ieri la presentazione ufficiale al Teatro Lux a Sacconago, presenti i vertici delle tre aziende pubbliche che hanno costituito il nuovo soggetto, Alessandro Russo, amministratore delegato di CAP, Giampiero Reguzzoni, amministratore unico di Agesp, Valerio Menaldi, amministratore unico di AMGA e di Michele Falcone, presidente di Neutalia.

"Neutalia nasce per aiutare il territorio a entrare nell’economia circolare da protagonisti – ha spiegato Michele Falcone, numero 1 della nuova società –. L’impianto e tutti coloro che vi lavorano sono risorse preziose". Al momento c’è un piano industriale che arriva con l’attività dell’inceneritore al 2032, ma l’obiettivo, ha fatto rilevare Russo, "è trasformare l’ impianto in un polo di economia circolare, integrando servizio idrico e gestione ambientale". Neutalia comincerà a portare miglioramenti all’impianto e nello stesso tempo garantirà tariffe vantaggiose per lo smaltimento (111 euro per tonnellata). "L’unica finalità è garantire il miglior servizio per i cittadini", ha detto Reguzzoni. Nel corso del primo anno sono previsti investimenti pari a 8,3 milioni di euro. Ad aprile 2022 verrà presentato il Piano di Sviluppo, che affiancherà il piano industriale. A gennaio ripartirà la produzione di energia, bloccata dopo i danni causati dall’incendio del gennaio 2020.