Busto Arsizio, due caffè salatissimi: 500 euro

Hanno offerto due tazzine a dei disoccupati senza lo scontrino: maxi sanzione della Guardia di Finanza

Un finanziere

Un finanziere

Busto Arsizio (Varese), 19 settembre 2018 - Offrono un caffè a due disoccupati e vengono multati per 500 euro. Una beffa che i baristi hanno dovuto digerire perché in fondo, ammettono, «abbiamo sbagliato noi. Pagheremo, massimo rispetto per la Guardia di finanza. Faremo una piccola festa per raccogliere i fondi necessari al versamento della sanzione». Ma sul web sono tutti al fianco della cooperativa 3B, che gestisce il bar in questione: «Due caffè offerti ad altrettanti ex detenuti disoccupati che erano venuti a cercare lavoro, ci costano la bellezza di 500 euro (più 166 euro di Iva) di sanzione». Era stato questo l’amaro sfogo di Fabio Boscacci della cooperativa che gestisce il Bistrot del teatro Sociale Delia Cajelli dopo la visita di due militari della Guardia di finanza di Busto Arsizio.

La cooperativa impiega detenuti ed ex detenuti in molteplici attività tra le quali la gestione del bar del teatro, la manutenzione del verde in alcuni parchi cittadini e, a breve, la gestione di una ciclofficina in un locale confiscato alla mafia. «Come cooperativa sociale ormai tutti sanno che il nostro obiettivo è riempire le mani di chi si trova in stato di svantaggio. La mattina del 20 febbraio 2018, due agenti della Guardia di finanza di Busto Arsizio, dopo aver identificato i due ragazzi, sono entrati nel locale chiedendo delucidazioni. Abbiamo spiegato loro la situazione e ci è stato redatto un verbale che attestava la mancata emissione dello scontrino per un importo di due euro. Non vi erano segnalate contestazioni né sanzioni. Oggi riceviamo un verbale che riporta una sanzione di 500 euro per aver aiutato, anche se con un piccolo gesto, due persone in quel momento in difficoltà».

Inizialmente la cooperativa aveva pensato di “resistere” in giudizio davanti alla sanzione. A fronte dei tantissimi commenti sui social contro l’accaduto Boscacci ha però addirittura ringraziato la Gdf: «Lo faccio in maniera sincera. Tra i compiti di una cooperativa come la nostra ci deve essere anche l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole perché lavoriamo con detenuti ed ex detenuti – ha spiegato –. Per questo voglio sottolineare che non ce l’ho affatto con i finanzieri che hanno redatto il verbale semplicemente perché hanno fatto il loro lavoro. Tra l’altro la sanzione è stata decisa dall’Agenzia delle Entrate e non dai militari».

La cooperativa, tra l’altro, non si opporrà alla sanzione che verrà pagata per accedere alla possibilità di ottenere lo sconto di due terzi: «Resta il fatto che siamo una piccola cooperativa e che per noi anche 170 euro sono una bella somma – spiega – per questo organizzeremo una piccola festa per raccogliere i fondi necessari a coprire il costo della multa. Tutti coloro che ci vogliono bene sono invitati».

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