Bretella da Malpensa a Samarate Stop del Comitato a tutela dei boschi

Pronto a manifestare contro il progetto della variante alla statale 341: "Troppo forte l’impatto sull’area verde"

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di Rosella Formenti

Il progetto della Variante alla strada statale 341 con la bretella di Samarate che rientra nelle compensazioni previste nel Masterplan 2035 di Malpensa, approvato dai sindaci dei 9 comuni del Cuv, incombe sul territorio del comune di Samarate. Nei mesi scorsi dopo anni di attesa Anas ha pubblicato il bando per la realizzazione del primo tratto della Variante 341, la cosiddetta "bretella di Gallarate", che collegherà lo svincolo della 336 nord allo svincolo di immissione A8A36 Pedemontana, intervento da 161,5 milioni di euro. Obiettivo migliorare la connessione dell’aeroporto di Malpensa con la A8A36 Pedemontana. Il tratto successivo attraverserà invece i boschi di Samarate arrivando fino a Vanzaghello. Un’opera contro cui esprime la propria contrarietà il nuovo Comitato Salvaguardia dei boschi di Samarate pronto a mobilitarsi. N ei giorni scorsi ha eletto il consiglio direttivo composto dal presidente Alessandro Cenci, dalla segretaria Barbara Maggioni e dal tesoriere Giuseppe Santangelo. Di recente il comitato ha tenuto alcuni incontri nei quali ha manifestato la preoccupazione di fronte a un intervento, la bretella di Samarate, che avrà un impatto forte sull’area boschiva. Spiegano dal Comitato che vuole innanzitutto fare informazione tra i cittadini, "il nostro obiettivo è la difesa del suolo e dell’ambiente e la tutela ecologica attraverso l’opposizione alla realizzazione della bretella di Samarate". Insieme alla bretella samaratese ci sono anche altre opere come la strada da via Ollearo a via Milano e quella da via Borsi che attraverserà l’area boschiva contro cui il Comitato esprime la sua contrarietà. "La realizzazione di queste infrastrutture comporterebbe una serie di criticità" spiegano dal Comitato , "sarebbe devastato l’unico polmone verde presente sul nostro territorio, preziosa e insostituibile fonte di ossigeno. E l’ecosistema che lo caratterizza". Inoltre fanno rilevare "aumenterebbe il traffico di Samarate, in particolare quello di mezzi pesanti da e per la nuova cargo city a Malpensa".

Aumento di traffico che vuol dire anche crescita delle emissioni di gas di scarico a cui si accompagnerebbe anche un notevole inquinamento acustico, soprattutto a danno delle abitazioni poste in prossimità della strada, con conseguente peggioramento dello stile di vita degli abitanti". E infine comporterebbe l’espropriazione delle aree private dei terreni interessati dalle opere svalutando economicamente le abitazioni.