Saronno, basta notti brave al parco: coro di proteste

Sos degrado al quartiere Matteotti: un lampione rotto, bottiglie vuote, pezzi di vetro e rifiuti sotto le panchine. Residenti esasperati.

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di Sara Giudici

Non si spengono le polemiche e le proteste nel popoloso quartiere Matteotti al centro di un vivace dibattito sul tema degli schiamazzi notturni e del degrado. Quello che si è appena concluso è stato un altro weekend difficile per i residenti di via Da Vinci che hanno dovuto fare i conti con una nuova "notte brava" raccontata da quel che resta nell’area verde al centro della via. Domenica mattina un lampione rotto, bottiglie vuote e pezzi di vetro sotto le panchine e rifiuti la facevano da padrone al punto che alcuni residenti hanno invitato, sul social network a partire da Facebook, i vicini a non portare i bimbi al parco. Per la verità l’area verde dovrebbe essere offlimits per effetto dell’ordinanza emessa dal sindaco Alessandro Fagioli dopo un sopralluogo lo scorso mese di giugno. In realtà il parco è aperto e anche le aree chiuse con transenne e nastro bianco e rosso sono perfettamente accessibili con vivo rischio per i frequentatori più piccoli visto che ci sono gli spuntoni dei giochi che sono stati rimossi per la manutenzione. Già perché dopo un paio di giorni che l’area è stata chiusa con cesate da cantiere, diversi frequentatori avevano provveduto ad aprirle per poter vivere il parco con i bimbi. Ma non solo. Qualche settimana più tardi le recinzioni sono state rubate e così l’area è tornata completamente aperta e fruibile.

Di giorno ma soprattutto di notte gruppi di giovani che si ritrovano per trascorrere la serata che spesso, soprattutto durante il weekend, si prolunga fino alle prime luci del mattino. Quello degli schiamazzi notturni accompagnato dallo stato di degrado del parco con bottiglie vuote e rifiuti sparsi tra l’erba e sotto le panchine è un problema che si trascina da molto tempo. Da anni i residenti si lamentano, soprattutto nel periodo estivo per la presenza di ragazzi che si radunano nell’area verde la sera bevendo e schiamazzando fino a tarda ora. In passano erano stati realizzati degli interventi mirati della polizia locale. A colpi di segnalazioni, convocazioni dei genitori per i minorenni e qualche denuncia i vigili erano riusciti a ridurre il fenomeno. Quest’anno il sindaco Alessandro Fagioli all’inizio del periodo estivo ha deciso di optare per una strada diversa. Ha firmato un’ordinanza per chiudere il parco per i rischi di assembramenti legati al coronavirus. In realtà il provvedimento non ha sortito particolari effetti e non ha ridotto né la presenza e né gli schiamazzi.