Truffe e reati fallimentari, stroncata banda a Varese: 9 arresti/ VIDEO

Sequestro per circa 1 milione di euro tra immobili e autovetture

Guardia di Finanza di Varese

Guardia di Finanza di Varese

Varese, 19 marzo 2018 -  Guardia di Finanza in azione a Varese: stroncata un'organizzazione dedita alle truffe e a reati fallimentari. La banda intestava società a prestanome compiacenti per poi farle fallire, truffava fornitori e imprenditori in giro per il mondo e assumeva e licenziavano falsi dipendenti per incassare indennità di disoccupazione dall’Inps. Dall'alba di oggi i finanzieri del Comando provinciale hanno così dato o esecuzione a 9 ordinanze di arresto emesse dal Gip del Tribunale di Varese e al decreto di sequestro per circa 1 milione di euro tra immobili e autovetture. 

Le indagini del Gruppo di Varese, durate circa 2 anni e mezzo e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di portare a termine l'operazione Hydra. Sono state segnalate all'Autorità giudiziaria 123 persone tra promotori, organizzatori dell’associazione e percettori delle indennità di disoccupazione, 82 società ed accertare un danno complessivamente quantificato in circa 7.500.000 di euro. E' così stati disarticolato un agguerrito sodalizio criminale, con ramificazioni in Lombardia e che, attraverso una strutturata organizzazione di attività e mezzi, esercitava svariate attività delittuose sull’intero territorio nazionale. In particolare, mediante il controllo di 82 società intestate a prestanome compiacenti, il sodalizio simulava fittizie assunzioni e giornate lavorative, per consentire a 92 falsi dipendenti, una volta licenziati, di beneficiare dell’indennità di disoccupazione, incamerando una parte degli illeciti proventi il cui computo complessivo è stato quantificato in circa 1 milione di euro.

Di grande utilità, in tal senso, si è rivelata la collaborazione con il locale istituto Previdenziale, avendo fornito i necessari riscontri durante le attività ispettive. Le società sono state utilizzate anche per perpetrare centinaia di truffe ai danni di onesti imprenditori italiani ed esteri per circa 3 milioni di euro: gli appartenenti all’organizzazione, infatti, simulando ampie garanzie riguardo la propria solvibilità, acquistavano ingenti quantitativi di merce nei settori dell’edilizia, del bio-riscaldamento e della somministrazione di alimenti e bevande, pagando, tra l’altro, per mezzo di titoli di credito emessi senza provvista ovvero bonifici bancari garantiti da false fidejussioni; ottenuta la disponibilità delle merci, le stesse venivano immediatamente rivendute in altre Regioni ovvero, nel caso di alcune autovetture di grossa cilindrata e di alto valore economico, esportate in Bulgaria, reimmatricolate e successivamente ricondotte in Italia, a disposizione del sodalizio.

In ogni caso, parte della merce sequestrata nel corso degli accertamenti, che comprende, tra l’altro, 116 tonnellate biocombustibile (pellets), 8 tonnellate di metalli e semilavorati metallici e 3,5 tonnellate di rame, è stata restituita agli aventi diritto. Infine, l’organizzazione, conduceva al fallimento le società controllate, mediante la sistematica distrazione dolosa di tutto o parte del patrimonio aziendale, in pregiudizio delle ragioni dei creditori, portandole alla bancarotta e cagionando un danno di 3.600.000,00 euro.