Varese, l’Sos del bagnino: nuotate sì, ma in sicurezza

Dopo gli ultimi annegamenti appello della sezione varesina della Società di Salvamento impegnata a sorvegliare le spiagge lacuali

L’intervento dei carabinieri dopo l’ultimo, tragico episodio domenica sul Ticino

L’intervento dei carabinieri dopo l’ultimo, tragico episodio domenica sul Ticino

Varese, 4 agosto 2020 Bagno al lago? Sì, ma in sicurezza. A lanciare ai bagnanti un appello a una fruizione consapevole dei numerosi lidi della provincia è la sezione di Varese della Società nazionale di Salvamento, impegnata anche quest’estate nell’attività di sorveglianza delle spiagge lacuali. Un messaggio quanto mai attuale, dopo un fine settimana che ha mietuto nuove vittime: due i deceduti a causa di annegamento. Per evitare che una giornata spensierata tra sole e tuffi possa trasformarsi in tragedia è necessario innanzitutto tenere ben presenti i rischi dell’ambiente in cui ci si trova, come sottolinea Roberto Carullo, direttore della sezione provinciale di Varese.

«Non bisogna sottovalutare il lago, che è molto diverso dal mare – spiega – purtroppo gli incidenti accadono spesso a persone che non conoscono il lago e non sono della zona, soprattutto stranieri, e che magari non hanno capacità natatorie adeguate". Quindi tre semplici regole, per evitare comportamenti che possono essere fonte di rischio. La prima raccomandazione è quella che da sempre mamme e nonne indirizzano a figli e nipoti: non bisogna mangiare o bere bevande fredde prima di entrare in acqua. Basta far passare un po’ di tempo dunque per godersi un rinfrescante bagno in sicurezza. Altrettanto conosciuto, ma forse non sempre rispettato dai bagnanti, è il secondo consiglio: evitare di entrare bruscamente in acqua, anche se la temperatura è calda. Meglio bagnare prima le altre parti del corpo prima di immergersi completamente. Quindi il terzo suggerimento, che vale molto di più di una semplice indicazione. Una regola da rispettare sempre: restare vicino a riva. Il lago non è il mare e dopo pochi passi la profondità aumenta improvvisamente. Fondamentale quindi non allontanarsi troppo. A questo tris di regole si aggiunge poi un invito non meno importante, che giunge direttamente da coloro che si occupano della sicurezza dei bagnanti.

"Sul Lago Maggiore sono 16 le spiagge che vengono presidiate dai bagnini fino al 23 agosto – commenta Carullo – suggeriamo di preferire sempre questi lidi, in cui la presenza di personale esperto può fare la differenza in caso di problemi". Il servizio è attivo da 8 anni in collaborazione con l’Autorità di Bacino lacuale con sede a Laveno Mombello e sono più di 20 i bagnini attivi a tutela dei fruitori delle spiagge. Nel dettaglio i lidi presidiati sono i seguenti: Maccagno con Pino e Veddasca - spiaggia di Zenna e due postazioni al Parco Giona; Luino - Colmegna; Porto Valtravaglia - Monte Sole e Lido; Castelveccana - Caldè, Laveno Mombello - Cerro; Leggiuno - Reno e Arolo; Monvalle - Guree; Ispra - due postazioni in zona Porto; Ranco - Caravalle; Angera - Lido Noce; Sesto Calende - Lisanza. Tra i luoghi da evitare Carullo ne segnala in particolare uno. "Il posto più pericoloso sul Lago Maggiore sono le Fornaci di Caldè. È un’area di proprietà privata a strapiombo sul lago e non presidiata". Proprio qui un giovane perse la vita la scorsa estate. E se già il lago può essere fonte di pericoli i rischi aumentano s e si parla di fiume.

«In questo caso è ancora peggio – osserva Carullo – perché c’è una corrente continua. Il fiume è ancora più pericoloso del lago e lo sconsiglierei". Intanto si guarda già alla prossima stagione, con l’inizio dei corsi per i nuovi bagnini che si terrà a ottobre. Dopo lo stop causa Covid della scorsa primavera sarà dunque l’occasione per formare nuovo personale per l’estate 2021.