Lago di Varese, la Regione: "Dal 2023 si potrà fare il bagno"

L’auspicio espresso dell’assessore Raffaele Cattaneo nel giorno della riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico dopo il restyling

La riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico nella zona di Biandronno

La riattivazione dell’impianto di prelievo ipolimnico nella zona di Biandronno

Biandronno (Varese), 12 luglio 2020 -  Una tappa importante lungo il percorso di risanamento del Lago di Varese. È stato riavviato l’impianto di prelievo ipolimnico situato nei pressi del trampolino di Biandronno. Dopo la prova di funzionamento del mese scorso ieri mattina è stato il momento del via ufficiale alle attività, alla presenza degli enti che fanno parte dell’Accordo quadro di sviluppo territoriale per il lago. In primis la Regione, rappresentata dall’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo. Al suo fianco tanti sindaci e anche un volto noto come il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti, che proprio dal lago di Varese ha iniziato la sua carriera politica, come primo cittadino di Cazzago Brabbia.

L’impianto di prelievo ipolimnico riprende così la sua azione dopo diverso tempo: all’inizio degli anni 2000 era stato sospeso per via dei cattivi odori causati dal suo funzionamento. Un problema che ora non dovrebbe più verificarsi, grazie all’installazione di una valvola per il prelievo delle acque superficiali del lago, al fine di miscelarle con quelle profonde e diminuire le concentrazioni delle sostanze che potrebbero causare gli odori sgraditi. L’impianto è stato inoltre dotato di un nuovo quadro elettrico che permette una regolazione più sofisticata, anche in remoto. Ed è previsto un monitoraggio dello scarico a cadenza settimanale. "Vogliamo rendere il nostro lago sempre più fruibile – ha commentato Cattaneo – e stiamo rispondendo con efficacia alle emergenze estemporanee, come la fioritura di alghe che ha interessato il golfo dove si immette il canale Brabbia in questi ultimi giorni, ma anche alle emergenze legate agli scarichi abusivi, attraverso i rilievi fognari e l’individuazione degli sversamenti fuori norma". Temi che sono stati al centro della giornata di ieri, proseguita poi a Gavirate. Un momento utile per stilare un bilancio del primo anno di attività dell’accordo quadro.

Sul fronte del sistema fognario Arpa ha svolto un’attività di ricognizione, da cui sono emerse alcune situazioni prioritarie su cui intervenire. In particolare uno scarico industriale a Varano Borghi sul canale Brabbia, il malfunzionamento di sfioratori di piena del collettore circumlacuale e gli scarichi presso i comuni di Gavirate e Barasso. Criticità che saranno risolte nei prossimi mesi. Alfa invece si sta occupando dell’attività di rilievo topografico delle fognature nel bacino del lago, che ha coinvolto finora 7 comuni su 22 e 57 chilometri di rete fognaria. Si è quasi conclusa l’installazione di quattro campionatori quali-quantitativi al fine di valutare i carichi sfiorati in tempo di pioggia. Dal punto di vista del monitoraggio delle acque in un anno sono stati raccolti circa 240 campioni e ricercate 250 diverse sostanze, per oltre 10mila analisi effettuate in laboratorio. A giugno sono state posizionate sul Lago di Varese e sul Lago Maggiore due boe che permettono il monitoraggio continuo dei parametri delle acque. Prosegue anche l’analisi di fattibilità per lo sviluppo della navigazione elettrica del lago. Il tavolo tecnico che vede il Comune di Varese capofila si occuperà di individuare un operatore che si assuma l’onere di attivare un servizio turistico di navigazione elettrica nel 2021. Infine si sta definendo un accordo con il Politecnico di Milano per uno studio paesaggistico finalizzato a promuovere la fruibilità del lago, in particolar modo attraverso la pista ciclabile. L’obiettivo finale è quello della balneabilità. "Sono fiducioso che riusciremo a raggiungere questo risultato entro il 2023", ha detto Cattaneo.