Arresto cardiaco in chiesa: salvata dal defibrillatore

La donna ha avuto un malore ed è stata trattata in tempo col dispositivo presente al Redentore

Un’altra vita salvata dai Dae, i defibrillatori semiautomatici, che ormai punteggiano il territorio grazie allo stimolo dato alle amministrazioni dalle associazioni che lavorano per la diffusione di questa cultura: l’altra sera, durante il concerto della Candelora che si stava tenendo nella chiesa del Redentore di Legnarello, una donna di 56 anni è stata vittima di arresto cardiaco. La donna è stata subito soccorsa da alcuni presenti utilizzando il Dae installato nel vicino oratorio e dopo la prima scarica ha subito avuto ripresa di circolo, respiro e coscienza.

Sul posto è poi intervenuto un mezzo sanitario di Saronno perché l’automedica di Legnano in quel momento era già impegnata a Busto Arsizio e la donna è stata accompagnata all’ospedale di Legnano. In chiesa era stato portato anche un secondo Dae, prelevato dal vicino maniero di Legnarello.

"Nel Legnanese sono quattro le vite salvate dai Dae pubblici da agosto ad oggi", spiega Mirco Jurinovich, presidente di 60milavitedalsalvare, associazione che da anni lavora per diffondere la cultura dei Dae.

Secondo la stima fatta dalla stessa associazione, ogni anno solo in Italia circa 60mila persone muoiono per arresto cardiaco, mentre sarebbe possibile salvarne circa un 60-70% con il rapido impiego del defibrillatore semiautomatico.

Paolo Girotti