Appiccicate sulle vetrine dei negozi, stese ad asciugare: le poesie riempiono Saronno

"Tutti devono apprezzare le grandi opere e non solo un’élite di lettori". Fino a domenica una serie d’iniziative e riflettori accesi su Rodari e Woolf

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Gli incontri partiranno ufficialmente oggi ma la poesia ormai ha conquistato la città di Saronno merito del festival della Poesia "Giorni di-versi" che fino a domenica 3 aprile proporrà una serie di appuntamenti, incontri, proposte, spunti e riflessioni poetiche. Negli ultimi giorni sulle vetrine saronnesi sono comparsi versi degli autori più diversi, da Virginia Woolf a Gianni Rodari. Grazie al festival la poesia ha conquistato spazio non solo tra gli scaffali delle librerie ma anche tra i manichini dei negozi di abbigliamento, sui tavolini dei bar e tra le leccornie delle gastronomie.

"Abbiamo rivestito Saronno di Poesia nel senso letterale del termine – spiega Chiara Angaroni presidente della commissione cultura e della direzione artistica del festival insieme a Graziella Buzzi, Marina Virgili, Chiara Pozzi e Giampaola Galli – grazie alle vetrofanie delle poesie, i passanti potranno allietarsi leggendo i versi e riscopriranno la bellezza della poesia. Il nostro intento è proprio quello di far uscire la poesia da una sorta di nicchia e renderla accessibile a tutti". La cura della presentazione grafica è uno degli asset del festival basta citare il logo in cui spiccano i luoghi simbolo della città: la chiesa Prepositurale, corso Italia, il santuario, villa Gianetti e il teatro Pasta che saranno punti nevralgici dell’intero festival. Ma di cosa si parlerà al festival? "È il tema della cura a legare il festival – specifica Marina Virgili – tramite la parola poetica che elabora la malattia, il dolore, e ci fa ritrovare il passo adatto a proseguire".

Sara Giudici