Albizzate, crollo con tre vittime: analisi su macerie e crepa

Sono iniziati ieri gli accertamenti dei due consulenti nominati dalla Procura. Luci anche sulla fenditura notata da un lavoratore nel complesso danneggiato

I primi accertamenti sulle macerie in via Marconi ad Albizzate

I primi accertamenti sulle macerie in via Marconi ad Albizzate

Albizzate (Varese), 8 luglio 2020 - Sono iniziati ieri mattina gli accertamenti dei consulenti nominati dalla Procura di Busto Arsizio per far luce sul crollo del cornicione che, lo scorso 24 giugno, piombando sul marciapiede di via Marconi ha ucciso Fouzia Taoufiq, 38 anni, e due dei suoi tre bambini, Soulaymane di 5 anni e Yaoucut, di 15 mesi. Nei giorni scorsi l’area è stata “visitata” anche dal pm Nadia Calcaterra, titolare del fascicolo d’indagine. Con lei sul posto anche i due legali che difendono il progettista e l’amministratore delegato della società proprietaria dell’area, entrambi indagati con le accuse di omicidio plurimo e disastro colposi. Calcinacci, mattoni, polvere e il ricordo di una famiglia felice, tutto sepolto sotto pesanti teloni di plastica depositati sui detriti per evitare che la scena potesse in qualche modo venire contaminata.

Questo lo scenario davanti al quale si sono trovati i due consulenti, ai quali è stato affidato il delicato compito di ricostruire la catena di eventi che ha portato alla tragedia che, poco più di due settimane fa, ha squarciato il cielo azzurro di Albizzate e il cuore di Noureddine, marito e padre delle vittime, così come dell’unico bambino superstite, Adam, il figlio maggiore della coppia. I disegni e le bozze progettuali della struttura, il tipo di materiali utilizzati, la presenza o meno di lastre di acciaio all’interno del cemento armato assemblato in un unico enorme pezzo lungo circa 70 metri: gli esperti dovranno valutare ogni singolo aspetto e particolare, per poter trovare una risposta alla tragedia. Non solo, l’intera struttura (sono ancora sotto sequestro sia lo stabile oggetto del crollo sia il “gemello” di fronte, tutti con attività commerciali all’interno) è stata oggetto delle verifiche dei periti, tra cui la profonda crepa apertasi sul lato di una delle pareti esterne dell’edificio, che sarebbe stata segnalata poco prima della tragedia da un lavoratore e sarebbe stata oggetto di un intervento di manutenzione proprio poche ore prima del drammatico crollo.

Al sopralluogo hanno preso parte anche Matteo Russo, il capitano della compagnia dei carabinieri di Gallarate, a cui sono affidate le indagini, e il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, miracolosamente scampato al crollo per una manciata di attimi. Per lui le priorità sono accertare quanto accaduto e riportare il prima possibile la situazione alla normalità. Prosegue, intanto, la “battaglia“ della famiglia di Fouzia per riportare la sua salma e quella dei bambini in Marocco. A quanto ha precisato un referente della comunità islamica e marocchina, Noureddine sarebbe determinato a ottenere il nulla osta per il rimpatrio da parte del Governo marocchino che, però, per questioni di sicurezza rispetto all’emergenza Covid ancora oggi ha reso noto di dover mantenere chiuse le frontiere.