Albizzate, per il crollo "killer" indagato anche il progettista

Varese, si tratta dell’ingegnere oggi 95enne che firmò il rifacimento del complesso

Rilievi sul luogo della tragedia costata la vita a una madre di 38 anni e ai due figli

Rilievi sul luogo della tragedia costata la vita a una madre di 38 anni e ai due figli

Albizzate (Varese), 1 luglio 2020 - C’è un secondo indagato per il crollo di 73 metri di cornicione che una settimana fa ad Albizzate, piccolo centro del Basso Varesotto, è costato la vita a una madre marocchina di 38 anni e ai due suoi figli minori, un bimbo di 5 anni e una piccolina di soli 15 mesi. Si tratta di Cesare Gallazzi, 95 anni, ingegnere con studio a Busto Arsizio. Fu lui nel 1993 a progettare il complesso in cui si è verificato il cedimento, un fabbricato con attività industriali e locali pubblici, nato sulle ceneri di un ex cotonificio. Cesare Gallazzi è nome noto in città. Professionista stimato, si occupò anche del restyling della casa di cura la Provvidenza, di cui fu a lungo presidente. 

Sale così a due il numero degli indagati nell’inchiesta aperta dalla pm Nadia Calcaterra. Nel fascicolo - accuse di omicidio plurimo e disastro colposi - era stato iscritto in precedenza il nome dell’imprenditore Antonino Colombo, amministratore delegato della società proprietaria dell’immobile. Domani si svolgeranno le autopsie sui corpi di Fouzia e dei piccoli Soulaymane e Yaoucut. Dagli accertamenti, così come dalle analisi sulla dinamica del crollo e sulla documentazione progettuale, svolte dai due consulenti della procura, arriveranno elementi utili a spiegare le cause della tragedia. L’inchiesta prosegue anche con verifiche sulla testimonianza del dipendente di una delle aziende con sede nell’edificio. L’uomo avrebbe segnalato una crepa sulla parete esterna qualche giorno prima che il crollo si verificasse. Su questo dettaglio è emerso un particolare in più, anche questo da verificare: un muratore sarebbe stato chiamato a controllare la fenditura e a sistemarla.