Varese, aggredita in treno fotografa il bruto: preso

La giovane ha gridato e respinto l’uomo che cercava di violentarla sebbene lui le avesse dato una botta in testa e strappato un orecchino

Trenord

Trenord

Varese, 20 giugno 2019 - Donna aggredita e molestata su un treno: il violento identificato dagli uomini della polizia di Stato. Fondamentale è stata la prontezza della vittima che, poco prima che il suo aggressore riuscisse a fuggire, gli ha scattato una fotografia. E da quell’immagine i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo: un cinquantunenne originario del Kenya, con permesso di soggiorno in regola e già noto alle forze di polizia. L’uomo, a quanto pare, bazzica in stazione a Varese. Lì avrebbe individuato la propria vittima.

Un'aggressione brutale che segue a breve distanza tre fatti analoghi avvenuti l’altro ieri tra Sesto Calende e Gallarate. Stando a quanto ricostruito, l’uomo ha visto la giovane vittima sul treno e l’ha aggredita. Nessun preambolo. Le si è buttato addosso in preda a una furia incontrollabile. Le ha detto oscenità, l’ha palpeggiata, ha cercato di costringerla a un rapporto. La ragazza, mostrando nervi d’acciaio, è riuscita a divincolarsi e a respingerlo. Per tutta risposta il cinquantunenne l’ha colpita alla testa strappandole anche un orecchino. Poi, una volta capito che di lì a poco lo avrebbero bloccato visto che la vittima stava gridando aiuto, è sceso dal treno ormai in stazione. Non prima, però, che la ragazza riuscisse a scattargli qualche fotografia. Grazie a quelle immagini, e alla descrizione fornita dalla vittima, i poliziotti hanno avuto un ottimo punto di partenza dal quale avviare le ricerche. Il cinquantunenne ha anche precedenti. Il suo volto non era decisamente sconosciuto. Il punto era trovarlo. Gli agenti per ore hanno monitorato la stazione di Varese e la zona circostante. L’aggressore era un frequentatore del luogo, ci sarebbe prima o poi tornato una volta convintosi che le acque si erano calmate. E così è stato.

L’attesa degli investigatori è stata premiata: il cinquantunenne è tornato sul luogo dell’aggressione. I poliziotti lo hanno immediatamente riconosciuto e bloccato. Le foto scattate dalla vittima lo incastrano senza appello: per lui è scattata la denuncia. È comunque ancora a piede libero come disposto dall’autorità giudiziaria. La polizia di Stato ha fatto un ottimo lavoro e i monitoraggi in stazione continueranno con puntualità.