Crisi aeroporto di Malpensa, cassa integrazione e licenziamenti. Si salvano solo le merci

Dal record di passeggeri del 2019 al tracollo per il Covid: il futuro è incerto e domani scioperano i dipendenti Sea

Malpensa

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Malpensa (Varese), 17 gennaio 2022 - Sembra distante anni luce il 2019, quando l’aeroporto di Malpensa toccò il record di passeggeri, quasi 27 milioni (28,8 milioni comprendendo anche i viaggiatori dei voli trasferiti da Linate durante i mesi dei lavori al Forlanini), una crescita costante arrivata a + 40% nell’arco di quattro anni.

Con la pandemia, emergenza sanitaria globale, il tracollo nel 2020 mentre l’anno 2021 faceva segnare una lenta ripresa per il traffico passeggeri, bloccata dalla quarta ondata pandemica.

A reggere invece è il settore delle merci. Il 2022 sarà dunque ancora un anno difficile. "Non si possono fare previsioni, Malpensa non può reggersi sul traffico d’agosto e del periodo di Natale – dice Luigi Liguori, segretario generale della Filt Cgil di Varese – la quarta ondata ha causato ancora una riduzione dei voli, da -35% degli ultimi mesi, a- 45% del mese di dicembre. È chiaro che l’auspicio è di uscire dall’emergenza causata dalla pandemia e ritornare ai numeri pre Covid, ma in questo momento il quadro è decisamente ancora complesso".

Attualmente a Malpensa la grande maggioranza degli occupati nei vari settori presenti in aeroporto è in cassa integrazione a rotazione (in media sono circa 8.000 persone al giorno), numerose compagnie aeree hanno attivato di nuovo il ricorso agli ammortizzatori sociali per i prossimi sei mesi, in attesa di segnali di ripresa, nello stesso tempo i sindacati auspicano maggiore attenzione da parte del Governo che fino ad oggi ha fatto mancare al settore del trasporto aereo il necessario supporto.

Difficile per le compagnie, con la quarta ondata di contagi da Covid, riempire gli aerei, fa rilevare ancora Liguori "effettuano i voli nonostante il coefficiente di riempimento basso, al 55%, per non perdere gli slot, è una quota che consente di limitare le perdite, ma anche questo è un problema sul quale porre a livello istituzionale attenzione". Drammatica la situazione di Air Italy: i 1.322 dipendenti, dei quali 900 a Malpensa, hanno ricevuto la lettera di licenziamento, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl Trasporto aereo continuano il pressing sul Governo affinché intervenga per bloccare i licenziamenti e prorogare la cassaintegrazione a tutto il 2022. Domani saranno i dipendenti di Sea a scioperare per 4 ore, dalle 10 alle 14, dando vita a un presidio a Linate per manifestare la loro contrarietà alla decisione della società di gestione di esternalizzare un ramo d’azienda, quello dei servizi informatici. Per i sindacati è un preoccupante precedente che va fermato.