Orti, piscine e fontane: acqua potabile vietata di giorno a Busto Arsizio

L’ordinanza del sindaco Antonelli limita il consumo solo per usi domestici e produttivi: "Emergenza preoccupante, invito i cittadini a utilizzare il buon senso"

Acqua del rubinetto (CdG)

Acqua del rubinetto (CdG)

Firmata ieri dal sindaco Emanuele Antonelli l’ordinanza che vieta fino al 31 agosto il consumo di acqua potabile, dalle 6 alle 22, per l’irrigazione dei campi e/o l’innaffiamento di orti e giardini, il lavaggio di auto e spazi e aree pubbliche e/o private, il riempimento di vasche, fontane o piscine. Sono esclusi i normali usi domestici, igienico-sanitari, antincendio e produttivi.

Nel Varesotto Busto Arsizio è il primo tra i comuni più popolosi a intervenire con il provvedimento che già da alcuni giorni hanno introdotto Tradate e una ventina di altri paesi, anche Varese e Gallarate sono prossime all’ordinanza. La situazione di emergenza idrica da qualche settimana sta colpendo il territorio, pertanto a Palazzo Gilardoni si è ritenuto necessario imporre che i consumi di acqua differenti da quelli domestici e civili siano possibili nelle sole ore notturne, ovvero dalle 22 alle 6.

L’obiettivo è di preservare le riserve, contenere gli sprechi ed evitare fenomeni di abbassamento della pressione nella rete idrica cittadina e quindi possibili interruzioni di servizio. "L’emergenza idrica è molto preoccupante – ha detto ieri Antonelli – oltre al rispetto dell’ordinanza, invito i cittadini a usare il buon senso e a limitare i consumi superflui, introducendo semplici accorgimenti nelle abitudini quotidiane. Anche nel caso dovesse piovere bisognerà continuare ad evitare gli sprechi: non basterà qualche temporale per risolvere una situazione drammatica che avrà serie ripercussioni economiche e sociali". Le violazioni all’ordinanza saranno punite con il pagamento di una sanzione (da 200 a 1.000 euro).