"A Varese e Busto Arsizio celle sovraffollate"

L’allarme del procuratore generale di Milano: assieme a quello di Como i due penitenziari sono quelli in condizioni più critiche

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di Rosella Formenti

Carceri: gli istituti maggiormente sovraffollati sono quelli di competenza dell’Ufficio di sorveglianza di Varese, quindi Busto Arsizio, Como e Varese, con indice medio di affollamento del 150 per cento. A renderlo noto è stato ieri il procuratore generale di Milano, Francesca Nanni, illustrando il bilancio di responsabilità sociale 2019 – 2020 e sottolineando: "Gli istituti carcerari attualmente sono prevalentemente una scuola di criminalità con una percentuale molto alta di recidivi fra coloro che hanno espiato la loro pena in stato di custodia".

Secondo il documento la Lombardia "quanto a popolazione carceraria, detiene alcuni non invidiabili primati", rispetto al quadro nazionale, con "maggior numero di detenuti, maggior numero di detenuti stranieri, maggiore differenza fra numero di detenuti secondo la capienza regolamentare e numero di detenuti presenti". Da anni quello del sovraffollamento è un problema per la casa circondariale bustese, ma proprio rispetto al passato, fa rilevare il direttore Orazio Sorrentini "oggi ha una popolazione al di sotto dei 400 detenuti, siamo a 390, quindi un dato che non è peggiorato rispetto ad alcuni mesi fa". In estate alcuni episodi avevano creato allarme con proteste, risse e aggressioni contro gli agenti della Polizia penitenziaria, casi che non si sono più verificati. La situazione dell’istituto in via per Cassano conferma le parole del procuratore generale di Milano anche riguardo la maggior presenza di stranieri, attualmente sono 250. Sul fronte Covid 19 è sotto controllo la situazione dei contagi, fa sapere il direttore. "Attualmente non si segnalano positivi mentre l’area sanitaria sta completando le verifiche per accertare chi non è ancora vaccinato e chi invece ha già ricevuto le due dosi, per procedere poi con la terza".

Problema che resta da risolvere, ricorda Sorrentini, la presenza di alcuni detenuti con problemi mentali che andrebbero trasferiti in strutture adeguate ma in Lombardia i posti non sono sufficienti. Anche Pierpaolo Giacovazzo, segretario provinciale Uilpa Polizia Penitenziaria Varese, sollecita attenzione sui detenuti psichiatrici con l’intervento di personale adeguatamente formato. Ma sottolinea anche "l’urgenza di rafforzare la pianta organica: a Busto Arsizio, c’è bisogno almeno di 25 agenti in più, lo chiediamo da tempo, oggi siamo costretti a lavorare al minimo della sicurezza".