A Roma il “Recovery plan” ideato da Palazzo Estense

Varese, sta per partire alla volta della Capitale il documento steso dal Comune. All’interno le proposte per l’utilizzo dei fondi europei che arriveranno in Italia

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di Lorenzo Crespi

È pronto per partire alla volta di Roma il "Varese Future – Recovery Plan 2021", il documento realizzato da Palazzo Estense con le proposte per l’utilizzo dei fondi europei che arriveranno in Italia. Il piano, presentato nella sua forma preliminare lo scorso febbraio dall’amministrazione comunale, è stato aggiornato con i suggerimenti giunti da cittadini, associazioni e comitati di Varese. Il valore dei progetti contenuti nel Recovery Plan varesino ammonta a circa 250 milioni di euro. "È un percorso che è iniziato ad aprile 2020 con l’avvio della cabina di regia – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Ivana Perusin – hanno partecipato più di 70 persone, circa 30 associazioni e ordini di categoria". Sono nati così 9 tavoli tematici, che hanno prodotto le proposte alla base della prima versione del piano. Quindi negli ultimi mesi l’amministrazione si è confrontata nuovamente con la città, e sono emerse diverse integrazioni e idee di nuove progettualità. "Nell’ambito della riqualificazione energetica – continua Perusin – è stato richiesto di attivare uno sportello di monitoraggio delle attività di riqualificazione che saranno fatte con l’ecobonus". In tema di mobilità è stato inglobato nel piano il progetto del Tram Treno Varese, l’iniziativa promossa dai Rotary club cittadini che punta a trasformare la linea di Trenord in arrivo da Milano in servizio tranviario. Un’idea che si sposa con uno degli obiettivi del Recovery Plan varesino già illustrato: il miglioramento dell’accessibilità della città. "Riteniamo che il Tram Treno sia sinergico per l’accorciamento dei tempi della tratta Varese-Milano". L’obiettivo è ridurre a 30 minuti il tempo di percorrenza tra le due città. È emersa poi la proposta di un progetto di ripristino della vecchia funicolare per il Campo dei Fiori. Un’idea che il sindaco Galimberti e gli assessori Perusin e Lovato hanno definito molto interessante dal punto di vista ambientale e dell’accessibilità. L’assessore ai servizi educativi Rossella Dimaggio ha illustrato la visione per le scuole varesine. "La nostra idea è che le scuole diventino un’infrastruttura socio-culturale per il quartiere di riferimento. Una realizzazione concreta potrebbe coinvolgere San Fermo. "Stiamo pensando di definire un polo per i bambini da 0 a 6 anni – continua – ristrutturando e allargando il nido già esistente". Il piano completo sarà inviato a Roma, con destinazione Presidenza del Consiglio dei ministri. Il documento sarà poi diviso per tematiche e verrà indirizzato anche ai ministeri competenti. Riceveranno infine il piano i consiglieri regionali, i parlamentari e gli europarlamentari del territorio.