Sumirago, 31 dicembre 2013 - Quattro gennaio 2013: scompare in Venezuela un aereo da turismo, a bordo Vittorio Missoni, la compagna Maurizia Castiglioni, una coppia di amici bresciani, Elda Scalvenzi e Guido Foresti, i due piloti. Tra pochi giorni sarà esattamente un anno, un doloroso anniversario per le famiglie che ancora attendono di dare una sepoltura ai loro cari e per il paese di Sumirago, che da quel giorno si è stretto con affetto ai Missoni. È trascorso un anno, lunghi mesi vissuti tra speranza e rassegnazione in attesa di sapere cosa fosse accaduto all’aereo decollato dall’arcipelago di Los Roques e mai arrivato a Caracas. Nessuno a Sumirago si rassegnava al peggio, e finché a 75 metri di profondità non è stato ritrovato l’Islander, restava una speranza, seppur labile, che Vittorio Missoni e gli amici con lui sul velivolo potessero essersi salvati.
Invece a metà ottobre la notizia che nessuno voleva ricevere: a bordo, ancora legati con la cintura di sicurezza, c’erano i passeggeri. Si è così spezzata ogni speranza: davanti la prova che l’Islander all’improvviso sparito dal radar, quel 4 gennaio 2013 si era inabissato. Nessun dirottamento da parte dei narcotrafficanti, l’ipotesi a cui in tanti si erano aggrappati, subito dopo la misteriosa scomparsa dai cieli venezuelani dell’aereo: l’Islander era lì, a 75 metri di profondità, trasformato in una tomba per la comitiva di amici che doveva rientrare in Italia, dopo la vacanza natalizia. Vittorio Missoni aveva trascorso un periodo di villeggiatura a Los Roques, un anno fa in azienda aveva salutato con il suo sorriso i dipendenti dando l’appuntamento a tutti dopo le feste.
Un anno è trascorso senza di lui, un anno particolarmente tragico per la famiglia che a maggio ha perso il patriarca Ottavio. E dopo un anno ora a Sumirago si attende che la salma di Vittorio possa tornare in Italia per dargli l’ultimo saluto e l’intero paese è pronto ad abbracciarlo. «La famiglia ha vissuto prove durissime – ha ricordato giorni fa il sindaco Mauro Croci – la nostra comunità da subito si è stretta con affetto ai Missoni. Per tutti il momento peggiore è stato il ritrovamento dei resti che ha spento ogni speranza. Adesso non possiamo fare altro che aspettare il rimpatrio della salma di Vittorio per i funerali». I corpi sono a disposizione dell’autorità giudiziaria e ancora non si sa quando potranno lasciare il Venezuela per tornare in Italia. Tanti gli aspetti ancora da chiarire che riguardano la vicenda, a cominciare dalle cause dell’incidente.
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