di Andrea Gianni

Saronno, 17 agosto 2013 - A due settimane dalla morte di Maria Angela Granomelli resta il mistero sull’identità dell’uomo che sabato 3 agosto ha ucciso la commerciante nella sua gioielleria nel centro di Saronno, colpendola alla testa con un portagioie e infierendo con calci e pugni. Sono centinaia le segnalazioni arrivate al numero verde aperto dalla Procura di Busto Arsizio dopo la diffusione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza installato all’interno del negozio, ma il killer sembra scomparso nel nulla.

Ogni segnalazione viene vagliata attentamente dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, ma finora non sembra siano emersi elementi utili per dare una svolta alle indagini. C’è chi ha telefonato da diverse zone d’Italia raccontando di aver riconosciuto il killer, come la commessa di un negozio sicura che l’uomo avesse comprato da lei i pantaloni corti a scacchi indossati il giorno del delitto. Alcuni hanno chiamato offrendo consigli utili per le indagini - come se gli investigatori non stessero già vagliando tutte le piste disponibili - o fornendo testimonianze che poi si sono rivelate del tutto infondate.

Dopo il clamore dei primi giorni ora sono però sempre meno le segnalazioni che arrivano al numero verde. Il lavoro degli investigatori prosegue nel più stretto riserbo e le ricerche del killer si sono spostate anche all’estero, dove sono stati diramati i fotogrammi attraverso i quali è stato possibile ricostruire le sue fattezze.

L’uomo potrebbe essere fuggito subito dopo il delitto, approfittando del fatto che il cadavere di Maria Angela Granomelli è stato ritrovato tre ore dopo l’omicidio. Nel caso in cui si trovasse ancora in Italia per impedire una fuga oltreconfine sono stati attivati i controlli ai valichi di frontiera e negli aeroporti. Resta avvolto nel mistero anche il movente dell’omicidio. L’ipotesi resta quella di un gesto di follia o di una rapina dalla dinamica che è stata definita «anomala» dagli stessi inquirenti. L’uomo infatti ha ucciso la commerciante picchiandola brutalmente senza prima mostrare atteggiamenti aggressivi o minacciosi, ed è fuggito con alcuni gioielli di scarso valore trascurando i monili più preziosi custoditi nelle teche o in vetrina.