Varese, 28 giugno 2013 - Lo stabilimento Whirlpool di Spini di Gardolo, che da’ lavoro a 450 persone, verrà chiuso.  La produzione dei frigoriferi ad incasso verrà trasferita a Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese dove il Piano industriale Emea prevede la creazione dell’hub europeo Whirlpool del ‘built in’. La produzione dei frigoriferi a libera installazione, che costituisce la parte minore della produzione di Spini, verrà invece portata nell’hub del free standing già esistente a Wroclaw, in Polonia.

Ad annunciarlo è stata la stessa multinazionale che venerdì ha presentato il nuovo piano industriale a rappresentanze sindacali e industriali delle province di Varese e Trento. Alla base della decisione, si legge in un comunicato aziendale, "contrazione della domanda, pressione sui prezzi, rincaro dei costi delle materie prime, previsioni di mercato stagnante, sottoutilizzo della capacita’ produttiva dei siti industriali".

La fabbrica di Spini di Gardolo, dove si producevano frigoriferi da incasso e di libera installazione "ha una bassa capacità produttiva utilizzata - sottolinea l'azienda -. Il trasferimento della produzione dei modelli built in a Cassinetta - prosegue la nota - indica la scelta precisa della multinazionale di puntare sull’Italia come Paese chiave nella strategia aziendale, investendo 295 milioni di euro nei prossimi quattro anni".

 

IL SINDACATO - "La decisione, comunicataci stamane dalla direzione aziendale di Whirlpool, della cessazione dell’attività produttiva nello stabilimento di Spini di Gardolo è inaccettabile". Lo afferma il segretario generale Fiom Cgil del Trentino, Roberto Grasselli. "Anche a fronte degli ingenti investimenti in Italia annunciati oggi dalla multinazionale, abbiamo ribadito all’azienda la nostra ferma volonta’ che Whirlpool continui a produrre a Trento: l’impatto sociale di 470 licenziamenti, senza contare gli effetti sull’indotto, è oggi insostenibile anche per il Trentino", sottolinea il sindacalista.

"Per la storia di questo stabilimento, lunga ormai 43 anni, per la professionalità dimostrata e per l’impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori Whirlpool in questi anni - prosegue Grasselli - pretendiamo che lo stabilimento di Spini di Gardolo resti produttivo e, possibilmente scongiurando in extremis l’addio della multinazionale americana, vengano offerte concrete garanzie occupazionali a tutti gli addetti attualmente impiegati a Spini di Gardolo".