Arcisate, 5 maggio 2013 - Un ordigno inesploso è stato ritrovato ieri mattina ad Arcisate, in una zona semi boschiva non lontana dalle abitazioni. Giaceva lì da quasi settant’anni, probabilmente sotto uno strato di terreno non troppo in profondità. È un proiettile da mortaio lungo 30 centimetri e dal diametro di 8 che, a quanto accertato dai carabinieri intervenuti sul posto per mettere in sicurezza la zona, risale al secondo dopoguerra. A scoprire la bomba, per caso, è stato un passante residente in zona che, durante una passeggiata con il cane, stava attraversando l’area un tempo occupata dalla polveriera Gavi, fabbrica di materiale bellico e che saltò in aria nel marzo 1948. Avendo notato uno strano oggetto emergere dal terreno fangoso l’uomo ha avvertito le forze dell’ordine.

I militari dell’Arma giunti nel luogo indicato per prima cosa hanno delimitato l’area intorno con nastro bianco e rosso, allestendo poi dei cartelli segnaletici per evitare in modo che nessuno corra rischi in pericolo andando a toccare o maneggiare il reperto. È stato quindi avvertito il Genio civile e richiesto l’intervento degli artificieri, che salvo variazioni di programma dovrebbero arrivare da Cremona la settimana prossima. Nel frattempo, i carabinieri - che hanno avvisato il pm di turno Sabrina Ditaranto - si occuperanno di tenere sotto controllo l’ordigno e l’area circostante, pattugliandola con passaggi frequenti e presidiandola anche per impedire l’avvicinamento dei curiosi.

L’ordigno di per sé non è pericoloso, secondo i militari, e non c’è da averne paura a meno che qualcuno non ci metta mano. Non è detto nemmeno che sia carico: fa parte del materiale che si trovava nella polveriera al momento dell’esplosione che finì sparpagliato nei dintorni. Alcuni pezzi ritrovati nel corso del tempo dunque erano già integri, compresi proiettili e munizioni, altri erano soltanto componenti di armamenti mai assemblati, altri ancora privi di carica. La bomba ritrovata ieri si trovava probabilmente a livello superficiale nel sottosuolo ed è riemersa del tutto solo adesso, forse per le piogge insistenti della scorsa settimana, che hanno reso particolarmente friabile il fondo.