Marnate, 27 novembre 2012 - Ancora schiuma nell’Olona. A segnalarla alcuni cittadini che frequentano la pista ciclopedonale in valle e davanti agli occhi si sono visti l’altro giorno il brutto spettacolo, replica purtroppo di quanto già visto negli ultimi mesi sempre con maggiore frequenza.
Un mese fa nel fiume si è era verificata una preoccupante moria di pesci, a conferma che la situazione è davvero drammatica, poi sono comparse ancora le schiume mentre continuano a ritardare interventi efficaci per salvare il corso d’acqua che ha visto nascita, sviluppo e declino di tante importanti industrie.

Una situazione che da tempo preoccupa sindaci e ambientalisti che reclamano fatti concreti per fermare l’agonia dell’Olona. È amareggiato il sindaco di Marnate, Celestino Cerana, in prima linea nella battaglia per salvare il fiume. “Un mese fa – dice Cerana – ci siamo trovati a Marnate come sindaci del territorio per parlare appunto delle condizioni del fiume. In quell’occasione abbiamo sottoscritto un documento con precise richieste ai livelli istituzionali superiori, tra cui anche quella di un tavolo per discutere il delicato argomento al quale fossero presenti comuni, Arpa, Asl, Consorzio del fiume, Provincia, Regione. Un tavolo che coinvolgesse tutti i soggetti interessati dalla situazione dell’Olona non è ancora stato convocato. Invece è urgente”.

Cerana fa sapere che l’unico ad aver risposto a quel documento è stato l’assessore provinciale Luca Marsico e per questo lo ha ringraziato, ma per il resto “non è cambiato nulla, è tutto fermo”. Per il sindaco di Marnate “è il momento di darsi una mossa, non si può continuare ad aspettare o di questo passo anziché chiamare i nostri corsi d’acqua fiumi, li dovremo chiamare fogne. Per quanto riguarda il nostro, bisogna dire con chiarezza una volta per tutte chi deve agire e che cosa si deve fare. La situazione dell’Olona, ancora interessata dalla comparsa delle schiume, è drammatica. Il tavolo con tutti gli enti come quello che abbiamo richiesto, fino ad oggi inascoltati, è indispensabile a mio avviso proprio per definire le responsabilità, per definire che cosa fare e chi deve fare.

Noi sindaci da soli non possiamo fare nulla tranne che denunciare la situazione dell’Olona facendo sentire la nostra voce, una voce che però deve essere ascoltata. E questo fino ad oggi non è avvenuto. Qualcuno invece deve prendersi le sue responsabilità, diversamente saranno sempre parole al vento, mai seguite da azioni concrete che invece possono e devono salvare l’Olona”. E Cerana torna all’attacco sollecitando la convocazione di un tavolo con Provincia di Varese e Regione Lombardia.

di Rosella Formenti