Marnate, 18 giugno 2012 - Tante le iniziative proposte ieri a Girinvalle, la manifestazione organizzata in Valle Olona da Pro Loco, comuni e associazioni per trascorrere una giornata nel verde. Visite guidate, giochi per i bambini, musica e anche un tuffo nella storia. Non è mancato infatti anche un viaggio a ritroso nel tempo, un balzo di 70 anni per entrare nel bunker in via Lazzaretto a Marnate, la cui vicenda è legata ad una storia poco conosciuta sulla presenza dei nazisti nel territorio. Migliaia di persone ieri hanno colto al volo l’opportunità di visitare la piccola fortezza aperta per l’occasione.
Per decenni la struttura, realizzata nel 1944 a poca distanza dai binari della ferrovia della Valmorea e dalla sede allora del comando nazista, è stata dimenticata e abbandonata, a recuperarla è stato Mario Colombo, presidente dell’Anpi di Gorla Minore e infaticabile ricercatore storico. Alcuni anni fa grazie ai documenti messi a disposizione dagli Usa da Aldo Icardi, comandante della missione americana Chrysler che aiutava la Resistenza italiana, Colombo ha ricostruito la vera storia del bunker. La fortezza nascosta costruita in due mesi nell’estate 1944, doveva servire secondo il progetto dei tedeschi come deposito del fango aurifero trovato nella miniera di Macugnaga (86 fusti) prima di essere trasportato a Milano per essere trasformato in lingotti che dovevano ritornare nella struttura in via Lazzaretto e quindi prendere la via della Svizzera con la linea ferroviaria della Valmorea. A Marnate non arrivò mai perché per ordine di Mussolini prese un’altra direzione.
Rimase la struttura all’interno della quale al termine della guerra fu trovata una bomba di 700 kg pronta ad esplodere. Per decenni il bunker è stato dimenticato, ora da qualche anno grazie ai volontari è al centro dell’attenzione: l’idea è di farne la sede di un museo della memoria e della pace. Ieri migliaia di persone lo hanno visitato, tante le famiglie con i bambini che hanno voluto provare l’emozione di entrare nel tunnel. Affascinata Letizia, 8 anni, «mi sembrava di essere in una storia di Harry Potter».
rosella.formenti@ilgiorno.net