Varese, 14 novembre 2011 - La cappelletta dei ciclisti al Brinzio, il Sacro Monte e la salita dei Ronchi. Luoghi cari ai varesini e ai pedalatori. E al senatore a vita Mario Monti, bosino di nascita e appassionato di due ruote come l’ex premier Romano Prodi, presidente della commissione europea quando Monti a Bruxelles si occupava di Concorrenza e Antitrust. «A Varese ho trascorso i primi due anni della mia vita - raccontò l’economista quando fu premiato con la Girometta d’oro - e non ho molti ricordi di quando ero bambino. Ma da grande ci sono tornato spesso e ci torno ancora per coltivare la mia passione più grande, la bicicletta». Un amore, quello per le due ruote, nato proprio sulle strade del Varesotto. Nel ’51, infatti, un piccolo Mario Monti fu fra i tifosi assiepati ai lati delle strade per assistere alla vittoria iridata dello svizzero Ferdi Kubler, bravo a beffare gli azzurri Fiorenzo Magni e Antonio Bevilacqua. In quell’occasione papà Monti e Mario percorsero il circuito lungo le salite del Brinzio. Una pedalata abituale per gli appassionati delle due ruote in provincia. Una gita affrontata dallo stesso senatore a vita in diverse occasioni.

Molte volte negli anni ’70, quando trascorreva le vacanze estive nella bella casa dei genitori a Sant’Ambrogio Olona. Più di rado negli anni successivi. A metà salita c’è la chiesetta dei ciclisti, realizzata nel ’63 e muta spettatrice di innumerevoli imprese di passisti e scalatori durante diverse edizioni del Giro d’Italia. Proclamata protettrice dei campioni del pedale ogni anno è tappa fissa di una corsa disputata da dilettanti ed ex campioni, soliti radunarsi in preghiera intorno al tabernacolo.

Altra ascesa amata dai ciclisti del Varesotto è la salita al Sacro Monte, vicinissima all’antica casa di famiglia dei Monti, sfollati a Varese per la guerra e tornati a Milano alla fine delle ostilità. La passeggiata è cara al presidente della Bocconi non solo per motivi ciclistici, ma anche perché la madre, piacentina di origine, fu mandata a studiare proprio dalle suore del Sacro Monte. La salita dei Ronchi, infine. Fascio di tornanti che muove dalla zona del lago di Varese e arriva alle porte del centro, fu uno dei tratti più duri nel tracciato dei mondiali 2008 disputati in città.