Varese, 11 marzo 2010- Una morte improvvisa, un lutto trasversale: il mondo della politica e dell’associazionismo intero, senza distinzioni di credo e colore, piange la scomparsa di Marino Bergamaschi, direttore generale dell’Associazione Artigiani della Provincia di Varese. Un nome e un volto ben noti anche al di fuori dai confini provinciali, come l’eloquio inimitabile, la forte personalità e l’immancabile papillon. Viveva il suo lavoro come una passione, racconta chi lo conosceva. La stessa che sapeva trasmettere a chi lo ascoltava.

 

Bergamaschi se n’è andato proprio dopo aver concluso uno dei suoi classici interventi viscerali davanti agli applausi scroscianti dei presenti. Stava ritornando alla sua macchina, martedì sera a Milano, al termine di una riunione in Confartigianato Lombardia quando un infarto lo ha stroncato. Inutile il trasporto all’ospedale Policlinico, dopo l’allarme lanciato da un passante. Aveva 63 anni, Marino Bergamaschi: era nato nel 1947 a Soragna (Parma) ma la sua carriera è legata a doppio nodo alla Lombardia. Lascia moglie, la signora Tina Montanari, due figli e quattro nipoti. A piangerlo è anche la sua famiglia allargata, quella dell’associazionismo. Il ricordo più intenso arriva proprio dagli Artigiani varesini che raccontano di quanto «Marino sia stato un direttore dal quale imparare quotidianamente il mestiere».

 

Le sue frasi celebri oggi tornano alla mente di tanti. «Amava definirsi “un uomo da marciapiede” - ricordano i colleghi - per dire a tutti i suoi collaboratori che l’esperienza non la si apprende dai libri. Diceva che per saper comandare bisogna saper obbedire. Per lui l’impresa significava allo stesso tempo “mondo del fare” e “famiglia”». Concetti espressi con vigore sin dal suo esordio sindacale nel 1965 alla Cisl di Firenze. È l’inizio di un lungo cammino che lo porterà a diventare nel 1969 il più giovane segretario generale a livello nazionale nel comprensorio Ticino Olona di Busto Arsizio, sempre in seno alla Cisl. Nel 1987 cambia fronte di battaglia con la nomina a vicesegretario regionale di Confartigianato Lombardia. Due anni dopo la promozione a direttore di Confartigianato Alto Milanese di Legnano. Nel 1999 diventa direttore generale di Confartigianato Imprese Varese. L’ultimo incarico lo ottiene nel 2009 come amministratore delegato di Federfidi di Milano. I funerali di Bergamaschi saranno celebrati oggi alle 14,30 alla chiesa San Giovanni in via Porro a Induno Olona, paese dove Bergamaschi viveva.