Non solo polenta, torna la sagra alpina di Capolago

Appuntamento fino al 24 luglio a pranzo e a cena nel boschetto del rione varesino. Incasso in beneficenza

Volontari impegnati alle griglie

Volontari impegnati alle griglie

Varese, 15 luglio 2016 - Tutto pronto per la consueta e sempre molto attesa sagra alpina di Capolago, organizzata dal gruppo Alfonso Rodili e dalla Banda di Capolago. Il via questa sera alle 19 per concludersi domenica 24 luglio, dieci giorni di buon cibo e buon vino nel boschetto di Capolago, di fianco al pratone che divide la Provinciale dal rione varesino.

Ad accogliere gli ospiti, anche quest’anno, ci sarà un folto gruppo di volontari, ben 140, che lavoreranno sia a pranzo che a cena per mantenere viva quella che ormai si è imposta come una tradizione dell’estate varesina. «È un’occasione importante – ricorda Bruno Pasquot, segretario del gruppo Alpini – per creare comunità attraverso l’aggregazione delle realtà presenti a Capolago. Sono dieci giorni di lavoro intenso ma alla fine quello che conta è stare insieme divertendosi».

Da domani e fino a domenica 24 luglio lo stand gastronomico funzionerà, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena. Il menù con 36 voci, tra cibo e bevande, rimane intoccabile. Non può mancare la polenta: il piatto tipico alpino sarà servito con gorgonzola o tomino oppure, per i buon gustai, con l’asino. Non mancheranno fritto misto e patatine fritte ma ci saranno anche salamini, spiedini, braciole e molto altro ancora. Ovviamente il tutto innaffiato da buon vino, come tradizione alpina impone.

Altra tradizione consolidata è la solidarietà: l’incasso della manifestazione, infatti, sarà devoluto in beneficenza a diverse associazioni del territorio.