Vizzolo Predabissi, 7 ottobre 2012 - Salta la corrente e l’ospedale Predabissi resta al buio. Ieri mattina un guasto alla rete elettrica ha lasciato senza luce l’ospedale di Vizzolo dove sono dovuti intervenire a scopo precauzionale anche i carabinieri e le ambulanze del 118. Il blackout è durato mezz’ora mentre si è protratto più a lungo il problema sulle linee telefoniche. Il centralino del nosocomio, ma anche i numeri interni degli uffici e delle divisioni mediche, sono rimasti muti fino alle 15.30.

Il guasto si è verificato alle 11 quando, per cause ancora da accertare, è saltata la corrente. In questi casi gli ospedali possono contare sull’attivazione automatica del gruppo elettrogeno, un dispositivo che consente di far fronte alla mancata erogazione di energia.

A Vizzolo però il generatore di emergenza non è entrato in funzione da subito. E i reparti sono rimasti senza luce. Per fortuna in quel momento non erano in corso interventi chirurgici mentre macchinari e apparecchiature «sono stati riattivati in fretta — spiega Patricia Crollari, direttore sanitario del presidio — anche grazie al gruppo di continuità (un altro dispositivo-tampone, ndr) e alla successiva attivazione manuale del gruppo elettrogeno. Ora si tratterà di capire, in accordo coi tecnici, le cause di quanto successo».

L’ospedale assicura che non è stata compromessa l’attività di incubatrici e celle frigorifere. «Anche se non ho seguito personalmente la vicenda, mi risulta che non sia successo nulla di grave», chiosa Paolo Moroni, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Melegnano che ricomprende anche il Predabissi. Potenzialmente la situazione di ieri avrebbe potuto rivelarsi pericolosa. Tanto che, durante la fase acuta dell’emergenza, sono state allertate le ambulanze del 118 di Milano, accorse in via Pandina a scopo precauzionale.

I sanitari si sono tenuti a disposizione dei responsabili del presidio, nel caso ci fosse stato bisogno di trasportare i pazienti più gravi in altre strutture; il loro intervento però non si è reso necessario. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di San Donato. «Ringraziamo sanitari e forze dell’ordine per la loro tempestività», fanno sapere dall’ospedale. E se l’emergenza elettrica si è risolta in trenta minuti, i telefoni sono rimasti a lungo irraggiungibili. Così ai medici di turno è stato chiesto di tenere accesi i cellulari per garantire la reperibilità. Solo a metà pomeriggio la situazione è tornata alla completa normalità.

alessandra.zanardi@ilgiorno.net