San Giuliano Milanese, 3 marzo 2012 - È crollato l'ossario, il monumento dedicato ai soldati della battaglia dei Giganti. Quando, alle 7.30 di oggi, la telefonata di un passante ha avvisato il comando dei vigili di San Giuliano, il portico era già venuto giù. Agli agenti arrivati sul posto non è rimasto che constatare il danno. E cercare di mettere in sicurezza l'area. L'antica cappelletta che si trova a Mezzano e ospita i resti di alcuni soldati svizzeri tra quelli che combatterono la battaglia dei Giganti, il 13 e 14 settembre 1515 nelle campagne di San Giuliano, ha subito un cedimento nel piccolo colonnato esterno e in una parte del tetto.

Resta ancora da chiarire la dinamica del crollo. Forse si è trattato di un fatto accidentale, considerato che la struttura era già piuttosto ammalorata. Non è escluso poi che le vibrazioni del terreno causate dai tanti mezzi, e soprattutto camion, di passaggio possano aver reso più instabili le colonne e favorito, a cascata, anche la caduta del tetto. Ai vigili il compito di chiarire l'accaduto attraverso i rilievi eseguiti sul posto.

Nell'immediato, il crollo non ha compromesso l'interno dell'edicola, dove sono ancora custodite le spoglie dei militari caduti sul campo. Che per ora possono continuare a riposare in pace. Ma la situazione è delicata e le prossime ore saranno decisive per capire se i resti dei combattenti siano o meno in pericolo. In mattinata, le verifiche attorno al monumento sono proseguite per ore. L'area del crollo è stata transennata, mentre l'ufficio tecnico del Comune ha avvisato dell'accaduto la proprietà dell'edificio.

Si tratta di una Fondazione svizzera, la Pro Marignano, con sede a Chiasso. L'ente ha acquistato la cappelletta nel 2010 e aveva già annunciato di voler procedere a un restauro, in previsione dei 500 anni della battaglia dei Giganti che verranno celebrati nel 2015. E che tutt'oggi porta in città pellegrini svizzeri, che vengono a rendere omaggio ai loro soldati.

Ora più che mai, il recupero dell'edificio è diventato urgente. Tra i primi ad accorrere sul posto, l'ex proprietario del monumento, Luigi Pogliaghi, che a Mezzano è titolare di una cascina e dell'antica chiesetta, forse di epoca romanica, intitolata alla Madonna della Neve. «Nell'ossario ci sono i teschi dei soldati che sono stati ritrovati nel cosiddetto Campo della Morte, l'area verde che fu teatro degli scontri - racconta Pogliaghi -. Il monumento è stato rilevato per la prima volta durante una visita pastorale del Settecento. Era di proprietà della mia famiglia, poi la Pro Marignano ha insistito affinché lo vendessimo».

di Alessandra Zanardi

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