Basiglio, 22 giugno 2011 - Duecento euro al mese per fare mangiare un figlio a scuola. E’ quanto pagherebbero i genitori degli alunni non residenti a Basiglio per fare pranzare i loro figli a scuola. Aumenti salati anche per i residenti. Il caro mensa sta provocando una vera e propria rivolta a Basiglio che vede uniti genitori residenti e non. Sabato scorso è partita anche una raccolta firme per dire no agli aumenti delle tariffe della mensa scolastica. In poche ore sono state raccolte un centinaio di firme e l’iniziativa sarà ripetuta anche sabato prossimo il 25 giugno. Ma la protesta sta dilagando anche su Facebook perché gli aumenti sarebbero una vera batosta. In alcuni casi come per i non residenti che sono un numero elevato, gli aumenti sono stati addirittura più del doppio raggiungendo i 9 euro a pasto. 

«Mandare i nostri figli a scuola sta diventando un lusso - spiega Roberto Pisano, uno dei promotori della protesta - Portiamo i nostri figli qui per comodità, come previsto dalle vigenti normative che però non prevedono discriminazioni fra residenti e non residenti per quanto riguarda i costi della mensa scolastica e dei servizi in scolastici in genere. Stiamo anche valutando l’eventualità di adire le vie legali per fare valere i nostri diritti». Oggi alle 18 i genitori degli aunni delle scuole di Basiglio si riuniranno in assemblea per decidere le azioni da intraprendere.

Gli aumenti, se confermati, potrebbero spingere molti genitori a scegliere di cambiare scuola, soprattutto chi ha più figli in età scolastica. In campo per protestare contro la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare le rette della mensa scolastica sono scesi, da una parte il Pd con Giovanni Monaco e Daniela re, uno responsabile del Circolo Biagi e l’altra capogruppo in consiglio comunale che hanno dato vita a una raccolta firme. Dall’altra la Lega Nord che sta combattendo su due fronti, contro il caro mensa di Basiglio e quello di Rozzano. «Per il prossimo anno scolastico le famiglie dei bambini di materne ed elementari di Rozzano avranno una bella sorpresa.

Le tariffe della mensa hanno subito un vertiginoso aumento sicuramente non correlabile al rapporto qualità-prezzo offerto - spiega Cristina Perazzolo della segreteria provinciale della Martesana - certamente scenderemo in piazza per dire no al caro mensa. A Rozzano la situazione è ancora più difficile ed è nato un comitato di genitori che ha chiesto di ritirare gli aumenti». Gli aumenti relativi alle mense di Basiglio e Rozzano sono collegati perché sono molte le famiglie che risiedono a Rozzano Vecchio e che per comodità hanno iscritto i figli a Milano 3, essendo più vicina la sede scolastica. Viceversa, sono tanti i cittadini di Basiglio che la mattina vanno verso Milano e quindi hanno iscritto i loro figli nelle scuole rozzanesi.