Locate Triulzi, 29 gennaio 2011 - Rubano un mezzo della protezione civile e fanno un’altra spaccata notturna a Locate Triulzi. Si è consumato nel cuore della notte l’ennesimo episodio criminoso ai danni degli esercizi commerciali cittadini, stavolta un bar. In quest’ultimo caso, una gang particolarmente numerosa (si parla di più di cinque componenti) è entrata in azione con un mezzo della protezione civile rubato precedentemente ed utilizzato come ariete. Una volta messo a segno il colpo, i banditi hanno abbandonato il veicolo vicino ad una roggia e si sono dati alla fuga. Il fatto è avvenuto nella notte.

Dalle prime ricostruzioni la banda avrebbe legato una corda alle inferriate della finestra del bar e l’altro capo al mezzo. Hanno quindi dato una brusca accelerata, condita da sgommate, che prima ha indebolito e poi consentito di sradicare inferriate e finestra dal muro. I malviventi una volta apertisi un varco si sono introdotti nell’esercizio pubblico e hanno fatto man bassa di tutto quanto presente. Un’azione rapida. Infatti, se compiuta realmente da cinque elementi, in poco tempo sono riusciti a portare via tutti i beni da riciclare sul mercato nero.

Immediatamente è stato lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Alcuni cittadini, il cui sonno è stato rotto dal rumore compiuto durante il furto, hanno allertato le forze dell’ordine ma quando quest’ultime sono giunte sul posto il locale era già stato saccheggiato. Prima di far perdere ogni traccia, la banda si è allontanata con il mezzo precedentemente rubato poi, dopo averlo abbandonato in un fosso alla periferia di Locate, i malviventi hanno proseguito la fuga con altri mezzi. Difficile quantificare l’entità del furto e soprattutto dello scasso. Tanti infatti sarebbero i danni, soprattutto quelli strutturali. Per l’intera giornata di ieri muratori e operai hanno effettuato la ricostruzione della finestra divelta. Indagini sono ora in corso da parte delle forze dell’ordine: le ipotesi spaziano a 360 gradi ma la pista più battuta è quella di un’unica gang che da tempo imperversa nella zona.

La complessità del colpo, il furto del mezzo per compiere l’incursione e la velocità con cui hanno agito lascia presagire che il blitz sia stato ben programmato, dopo una lunga fase di studio delle abitudini del locale e dei residenti nelle zone limitrofe. Solo due settimane fa era stato preso di mira un laboratorio informatico. Anche in quel caso dopo un primo tentativo di furto andato a vuoto (i ladri avevano tentato di sfondare le vetrate con un il chiusino di un tombino) i malviventi sono tornati con un’auto, una Ford rubata che hanno adoperato come ariete. Da allora il titolare del negozio sta raccogliendo firme per chiedere maggiore sicurezza. "Tutti i giorni succede qualcosa — si era sfogato Luciano Ciotta — vogliamo un paese più sicuro e sorvegliato, negli ultimi mesi gli atti criminali ai danni di persone e cose sono incrementati e pertanto la situazione è diventata insostenibile".