Locate Triulzi, 25 gennaio 2011 - «Sono mesi che tutti i giorni succede qualcosa, nei negozi o negli appartamenti, ma le istituzioni ci lasciano abbandonati a noi stessi». A Luciano Ciotta hanno svaligiato il negozio di piazza della Vittoria, dopo averlo sfondato utilizzando un’automobile come ariete. Danni per migliaia di euro e attività commerciale ferma almeno un mese. Domenica scorsa ha improvvisato una raccolta firme davanti allo «scheletro» del suo negozio di informatica, raccogliendone una settantina in tre ore. Non una vera e propria petizione ma una lettera da spedire al sindaco Severino Preli.

«Chiediamo di provvedere con cortese urgenza — si legge nella missiva — affinché l’Amministrazione comunale da lei guidata si riunisca al fine di vagliare soluzioni concrete e durature, atte a rendere il paese di Locate di Triulzi più sicuro e sorvegliato poiché, negli ultimi mesi, gli atti criminali ai danni di persone e cose sono incrementati e pertanto la situazione è diventata insostenibile».

Ciotta ha incassato solidarietà ma anche critiche, tuttavia sembra ben deciso a proseguire per la sua strada: «Qualcuno pensa che sia iscritto ad un partito, invece non ho tessere nè mi interessa prenderle. Io lotto per i diritti miei e dei miei concittadini, perché non è possibile che le istituzioni siano così insensibili ai problemi quotidiani delle persone. Ho sentito che l’Amministrazione comunale aveva promosso un incontro con i commercianti per discutere del problema sicurezza: a parte il fatto che la questione non riguarda solo la nostra categoria ma tutti i cittadini, che ormai vivono nella paura, francamente io non ho mai ricevuto nessun invito».

Dal canto suo il sindaco Preli, chiamato direttamente in causa da Ciotta, replica così: «Innanzitutto vorrei chiarire che, fortunatamente, certi episodi non succedono tutti i giorni. Sono veramente desolato per i danni occorsi all’esercizio commerciale del signor Ciotta, ma spero che i cittadini sappiano che l’Amministrazione comunale non ha competenza sulla sicurezza del territorio, che dovrebbe essere garantita dagli organi dello Stato. Purtroppo conosciamo tutti le condizioni in cui operano i carabinieri, in deficit di personale e autovetture. Quando era possibile come Comune abbiamo garantito un servizio aggiuntivo di vigilanza, assieme alla Provincia, ma più di tanto non possiamo fare».