Edo, 9 anni e la velocità nel sangue

Martinelli, di Rozzano, ha come idolo Cairoli. La mamma: "Che paura vederlo in gara"

Il campioncino di motocross Edoardo Martinelli

Il campioncino di motocross Edoardo Martinelli

Rozzano (Milano), 21 febbraio 2018 - Appeso sulle pareti della sua stanzetta non ha il poster di uno dei miti digitali di ora, youtuber o cantanti pop. Edoardo venera un centauro in sella a una moto da cross: Tony Cairoli, nove volte campione mondiale e secondo pilota più forte nella storia del motocross. Lo venera perché da grande vuole diventare come lui. E se il talento si vede da piccoli, la strada davanti (sporca e fangosa) sembra portare al successo.

Edoardo Martinelli ha nove anni e frequenta la quarta elementare a Rozzano. Gli piace ricordare che ha iniziato a guidare la moto «a due anni e mezzo, quando l’ho chiesta per regalo. Gareggio da cinque anni e dall’anno scorso sono agonista». L’età minima per entrare in certe competizioni, infatti, è otto anni. «Ma io ero pronto da sempre», dice sicuro con il casco in mano. È proprio la determinazione che lo ha portato al gradino più alto del podio in diverse competizioni: è campione italiano nelle selettive area nord, campione regionale e secondo alla Red Bull Champion. Edoardo si prepara ora per l’europeo in Francia nella categoria dei cadetti, mentre la Federazione Motociclistica Italiana lo ha già inserito tra i Pin, «i piloti di interesse nazionale», spiega papà Andrea che con la mamma Cinzia segue il campioncino ovunque.

«Anche se mi fa sempre un po’ paura vederlo in sella: quando finisce di correre mi dice “mamma, cosa ci facevi appesa alla rete?’’. Mi agito, ma poi penso che è la sua passione». Pure il papà vuole sostenere il figlio, anche se questo significa «allenamenti tutte le settimane, weekend sempre fuori e centinaia di chilometri per le competizioni. Ma come si fa a dire di no? È pure bravo a scuola».

Soprattutto in matematica, la sua passione. Edoardo è uno di quei bambini attenti, con una marcia in più (è il caso di dirlo) che se deve rinunciare a qualche lezione per allenarsi, il giorno dopo arriva a scuola prima e salta l’intervallo pur di recuperare. «Mi piace andare in moto da quando ero piccolo - e dice piccolo, lui che ha nove anni, avvicinando le mani come a mimare un neonato –. Mia mamma mentre cucinava mi metteva i video su YouTube delle gare di motocross. Per forza poi mi sono appassionato». Un allenamento pomeridiano ogni settimana, poi sabato e domenica in sella. Appena torna a casa dalla pista, compiti e una mano alla mamma a casa, insiema alla sorella più grande, di 17 anni, «aveva iniziato anche lei a correre - racconta Edoardo - poi si è stancata. Io non mi stancherò mai, voglio diventare grande come Cairoli».