Cesano Boscone, il sindaco Negri rompe gli indugi: "Mi ricandido"

Il primo cittadino del Pd tenta il bis

Simone Negri, 38 anni, correrà ancora per il Pd

Simone Negri, 38 anni, correrà ancora per il Pd

Cesano Boscone (Milano), 25 novembre 2018 - Era nell'aria ma mancava l’ufficialità. È arrivata venerdì sera: Simone Negri è pronto a ricandidarsi per le elezioni del 2019. Un annuncio che arriva durante la serata organizzata nella Sala della Trasparenza per fare un bilancio degli ultimi cinque anni, mettendo in evidenza i punti di forza dell’Amministrazione ma senza tralasciare le criticità.

Negri, che è il primo nome a venire fuori tra le candidature per occupare la poltrona di sindaco il prossimo anno, ha parlato di passato ma soprattutto di futuro. «Cinque anni fa ero una scommessa – ammette Negri, Partito democratico –, ero giovane e sentivo anche la responsabilità di un credito di fiducia. Lasciamo una situazione di bilancio tranquilla e si aprono scenari entusiasmanti che possono veramente cambiare volto a Cesano. Ammetto che la città in questi anni è migliorata», dichiara senza modestia. Il primo cittadino sente «questo lavoro come una seconda pelle. Sono orgoglioso di quello che è stato fatto e mi impegnerò da subito a costruire una coalizione larga che garantisca la governabilità partendo da un percorso di rinnovamento già intrapreso». Ha parlato della rivoluzione dei trasporti (con tre nuove fermate della metro vicine a Cesano), del progetto Cesano Smart, con punti wi-fi, colonnine di ricarica per auto elettriche, totem interattivi e la nuova illuminazione con il telecontrollo. Rivoluzione anche nella raccolta differenziata, passata dal 53% a oltre il 65% negli ultimi anni, dato che proietta Cesano nel panorama green. «La nostra attenzione è rivolta prima di tutto a chi è in difficoltà, a chi ha meno – aggiunge Negri –. Altro obiettivo: la lotta alle discriminazioni, al razzismo e all’illegalità». Il primo cittadino cinque anni fa aveva iniziato il suo percorso con una citazione di Italo Calvino: «Di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».