Vizzolo, sindaco sfiduciato: è pronto il commissario

È stata approvata la mozione presentata dal consiglio comunale

Il sindaco Mario Mazza

Il sindaco Mario Mazza

Vizzolo Predabissi (Milano), 29 dicembre 2018 - Sciolto il consiglio comunale, Vizzolo è stato commissariato. A guidare il Comune verso le prossime elezioni sarà Cecilia Nardelli, che si occuperà dell’amministrazione provvisoria dell’ente. La nuova commissaria è stata nominata ieri dal Prefetto di Milano, Renato Saccone, che ha recepito il decreto di scioglimento. La svolta era nell’aria, ma lo scossone è arrivato giovedì sera con la sfiducia del sindaco Mario Mazza. Pollice verso in aula. Il consiglio comunale ha infatti approvatop la mozione di sfiducia a carico del primo cittadino firmata da otto persone fra assessori e consiglieri comunali, una cordata bipartisan composta da centrosinistra, centrodestra e Movimento Cinque Stelle.

Dopo una lunga crisi politica – che si è aggravata all’indomani del fallito referendum popolare per la fusione tra Vizzolo e Colturano – è tramontata l’era di Mazza. Prima con la sfiducia dell’aula, poi con decreto di scioglimento firmato da Mattarella. È la fine dell’amministrazione di centrosinistra che dal 2015, attraverso un mandato-bis, governa Vizzolo con la lista civica “Vivere Vizzolo”. Sfiducia approvata da otto consiglieri della maggioranza sui dieci rimasti ai posti di comando. La spaccatura in maggioranza si respirava da tempo per alcuni dissapori interni, ma si è accentuata dopo che l’esecutivo cittadino ha avanzato la proposta di un accorpamento territoriale, poi bocciata dal referendum. Il referendum ha fatto da spartiacque e i dissidenti del centrosinistra hanno trovato sponda facile tra le forze dell’opposizione, creando un effetto domino tale da rendere gli equilibri politici sempre più instabili.

Il mese scorso, due assessori e due consiglieri della maggioranza avevano annunciato le loro dimissioni irrevocabili. Una decisione giunta al culmine di una serie di contrasti non col primo cittadino, ma con alcune figure "dissidenti" della maggioranza stessa, a loro volta consiglieri e assessori, coi quali da qualche tempo si è creata una frattura. La prima ad alzare bandiera bianca è stata la vicesindaco Luisa Salvatori, che in autunno era stata oggetto di una mozione di sfiducia, rispedita al mittente dal sindaco. Nelle settimane precedenti alla disfatta di giovedì sera, il sindaco Mazza aveva lanciato un appello ai consiglieri comunali, affinché gli concedessero ancora un po’ di tempo per chiudere la partita della ex discarica di Montebuono, un sito inquinato che necessita di nuovi finanziamenti da parte della Regione. L’invito alla compattezza, però, non ha sortito l’effetto sperato e giovedì è arrivata la sfiducia.