Vizzolo, 12enne morto in ospedale: dall'esito dell'autopsia la verità

Alla Procura arriveranno solo tra qualche giorno i risultati dell’esame effettuato sul corpo di Francesco, che viveva a Cervignano d’Adda

Francesco Palomino Conga

Francesco Palomino Conga

Vizzolo Predabissi (Milano), 9 gennaio 2020 - È stata eseguita nella giornata di ieri, all’istituto di Medicina legale di Pavia, l’autopsia sul corpo di Francesco Palomino Conga, il 12enne di Cervignano d’Adda, figlio di una coppia di peruviani, morto il 30 dicembre 2019 all’ospedale Predabissi di Vizzolo per un’occlusione intestinale. Per la Procura di Lodi gli esiti dell’autopsia potrebbero arrivare solo nei prossimi giorni. Sul caso intanto resta aperto il fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti seguito dalla pm Antonella Dipinto che sta indagando per ricostruire le ultime 48 ore del 12enne, dall’arrivo al Pronto soccorso, alle 5.41 del 28 dicembre, fino all’intervento d’urgenza e al successivo aggravarsi del quadro clinico, con una serie di arresti cardiaci, e la morte, sopravvenuta alle 18.40 del 30 dicembre.

I risultati dell’analisi del medico legale saranno decisivi per stabilire se il decesso sia ascrivibile a un susseguirsi di tragiche e imprevedibili fatalità, oppure se possano esserci responsabilità in capo al personale sanitario che ha preso in carico il giovane Francesco. Il caso è finito anche all’attenzione del ministero della Salute con un’interrogazione a risposta scritta presentata dal deputato del Movimento Cinque Stelle, la lodigiana Valentina Barzotti. Sulla vicenda cercherà di far luce anche un’apposita commissione di verifica voluta dalla Regione. L’organismo è composto da Vittorio Demicheli, presidente di Ats Città Metropolitana, Claudio Bovio, risk manager di Ats-Città Metropolitana, Ernesto Leva, primario di Chirurgia pediatrica della fondazione Policlinico, Daniele Coen, già primario del Dea di Niguarda, e Gianluigi Gargantini, ex primario di Pediatria prima a Vizzolo e poi a Lodi, ora responsabile della rete nascita e pediatrica di Regione Lombardia.

Intanto rimane alto lo sgomento per questa drammatica vicenda, la cui eco ha travalico i confini locali. In particolare, la morte del piccolo Francesco ha colpito profondamente Cervignano d’Adda: nei bar e per le strade del piccolo Comune lodigiano (circa 2mila anime) ancora oggi non si parla d’altro. I genitori, chiusi nel loro dolore, restano in attesa di ottenere il nulla osta per i funerali. A sostegno della famiglia è stata organizzata anche una raccolta di fondi da parte della comunità locale, che ha voluto così far sentire la propria vicinanza.