Il vincitore di Masterchef. "Devo tutto alla mia Rozzano" / FOTO

Michele Cannistraro, fresco vincitore di MasterChef All Stars, a tutto campo

Michele Cannistraro festeggiato da un gruppo di amici e fan

Michele Cannistraro festeggiato da un gruppo di amici e fan

Rozzano (Milano), 13 gennaio 2019 - Dai palazzoni del quartiere popolare alle cucine di tutto il mondo. Michele Cannistraro, ex capocantiere e vincitore dell’edizione speciale di MasterChef All Stars, anche ora che firma autografi e scatta foto con migliaia di fan, non dimentica da dove arriva. «Rozzano è la mia città, sono cresciuto qui e le devo tutto. Il mio carattere, la personalità, la determinazione e la grinta, la devo al fatto di aver vissuto ed essermi confrontato con una realtà popolare che mi ha reso sveglio e con tanta voglia di emergere». Rozzano per il 38enne è il luogo dei ricordi di quando era bambino, «dei pomeriggi passati in biblioteca a sfogliare i libri dei guinness dei primati, aspettando con ansia l’uscita di quello successivo – racconta lo chef –: mi piaceva vedere fino a dove si poteva spingere l’uomo. Probabilmente questa voglia di sfida mi è rimasta: nella competizione do il meglio di me». Lo ha dato durante la gara, confrontandosi con i migliori chef che hanno partecipato alle edizioni del cooking show: Michele aveva preso parte alla terza, classificandosi ottavo.

«Una bella rivincita – commenta – soprattutto su chi non credeva in me. La più grande soddisfazione? Vedere giudici stellati apprezzare i miei piatti». Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli (nuovo giudice dell’edizione classica del programma) hanno valutato il suo menu «fresco, come lui. Dopo quattro portate è riuscito a raccontare ancora qualcosa». La sua specialità? Ovviamente la carne, a rivendicare il soprannome di «cannibale». Ai giudici, per convincerli del proprio talento, Michele ha presentato un piatto di pregiata carne tomahawk (una costata gigante, detta anche preistorica per le sue dimensioni) con una salsa all’osso buco, a sottolineare le origini milanesi, anche se nelle vene scorre sangue pugliese e siciliano).

«Michele, hai dimostrato di essere una persona che non molla mai, un combattente dal cuore d’oro che porta avanti le sue idee contro tutto e tutti», ha sottolineato Locatelli. Stimato dai giudici, apprezzato da migliaia di fan che lo seguono nelle tante attività che porta avanti, sempre dietro ai fornelli. Hanno creduto in lui Fiordaliso, che lo ha scelto come testimonial in diversi progetti legati alla cucina, e il mega store Zodio (entrambi a Rozzano), dove lo chef tiene corsi di cucina e laboratori. Progetti per il futuro? «Chiuso in cucina non ci so stare – risponde Cannistraro –. Continuo con i corsi, perché insegnare la cucina per me è una grandissima soddisfazione, soprattutto ai piccoli». I corsi dedicati ai bambini a Rozzano sono infatti frequentatissimi: «Mi piacerebbe organizzare altri laboratori per bambini e ragazzi, magari con l’aiuto dell’Amministrazione (il sindaco Barbara Agogliati lo ha invitato in Comune nei prossimi giorni per congratularsi, ndr) e coinvolgere i quartieri popolari. Rozzano è la mia città: anche se il lavoro mi porterà a girare il mondo, casa mia sarà sempre qui».