Tribiano, il pioniere dei test rapidi: "Attendibili al 100%"

Il dottor Paolo Collivadino è stato fra i primi a promuovere l’esame per la ricerca degli anticorpi del Covid-19

Paolo Collivadino ha svolto la sua attività di screening dall’8 aprile al 12 maggio

Paolo Collivadino ha svolto la sua attività di screening dall’8 aprile al 12 maggio

Tribiano (Milano), 14 giugno 2020 - È stato il pioniere dei test rapidi per la ricerca degli anticorpi del Covid-19. In un mese di attività ha analizzato quasi mille casi e raccolto numeri che riflettono, nel piccolo, la diffusione del virus nella popolazione lombarda. Paolo Collivadino, medico, ha iniziato da una ditta di Tribiano, la Niinivirta Trasporti, dove 41 dipendenti hanno scelto di sottoporsi al test, che in pochi minuti segnala se si è entrati in contatto o meno col virus. Da allora “l’ortopedico volante”, com’è chiamato per il suo hobby di gareggiare come pilota nei circuiti automobilistici della Formula Junior, non si è più fermato. Subissato di richieste, ha macinato chilometri per eseguire lo screening, volontario e a pagamento, su privati, lavoratori di aziende e studi professionali.

Dottore, in quale periodo si è concentrata la sua attività? "Ho iniziato l’8 aprile e proseguito fino al 12 maggio, quando Regione Lombardia ha irrigidito i paletti per l’esecuzione di questi test. Senza queste restrizioni avremmo potuto avere una casistica più ampia".

Quali sono stati i risultati? "Se escludiamo alcune incursioni fuori regione, in Lombardia ho sottoposto a screening 936 persone dai 6 ai 90 anni: 526 maschi e 410 femmine. Il 6,51% è risultato positivo. Interessante la suddivisione geografica: nell’area metropolitana di Milano ho trovato 34 positivi su 729 casi, pari al 4,66% del campione. A Brescia capoluogo la percentuale di positivi è stata dell’8,5%, a Orzinuovi addirittura del 25,9%. Tra i positivi, il 60% ha avuto sintomi pregressi, come febbre e tosse".

Qual è l’attendibilità del test? "Le dirò una cosa. Fra le persone esaminate ce n’erano alcune che nel periodo precedente avevano avuto di certo il Covid, tanto che erano risultate positive al tampone: in tutti i casi il test ha segnalato la presenza degli anticorpi Igg. La perdita dell’olfatto, anche per lunghi periodi, è il sintomo più comune lamentato da chi ha contratto il virus".

In quale periodo sarebbero avvenute le infezioni da Covid nelle persone testate? "A mio avviso, il contagio si è diffuso a partire da febbraio. Alcune persone riferivano di aver avuto sintomi riconducibili al virus già a dicembre, ma in questi casi il test non ha rilevato le Igg".

Resta convinto della validità del suo lavoro? "Assolutamente. Questi test possono essere di supporto alle altre metodiche diagnostiche dell’infezione, laddove queste non possano essere accessibili a molte persone".