Trezzano, protesta contro lo svincolo killer

Lo hanno scritto per due anni su lettere indirizzate a enti e istituzioni, una lista di destinatari lunghissima. Ieri lo hanno urlato e lo hanno stampato sui cartelloni: "Basta incidenti"

FACCINI-MIL08-A_WEB

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Trezzano sul Naviglio (Milano), 2 dicembre 2018 - Lo hanno scritto per due anni su lettere indirizzate a enti e istituzioni, una lista di destinatari lunghissima. Ieri lo hanno urlato e lo hanno stampato sui cartelloni: «Basta incidenti». Il comitato contro lo svincolo killer si è radunato proprio all’incrocio, quello che dalla Tangenziale Ovest porta a sinistra verso Corsico e a destra verso Trezzano sul Naviglio, lungo la strada Vecchia Vigevanese. E' lo svincolo dell’uscita 6 Corsico-Gaggiano, dove praticamente ogni settimana la polizia locale deve intervenire per mettere in sicurezza l’area dopo qualche incidente e dove i soccorritori del 118 devono tirare su dall’asfalto i motociclisti. Un tratto di strada «che è così da 40 anni. Non c’è stata alcuna modifica, mentre i flussi di auto sono ovviamente aumentati» lamenta Giovanni Pizzuto mentre tiene in mano il cartellone con scritto «No incrocio pericoloso». A manifestare erano una decina di persone, ma molte di più sono dietro al comitato di cittadini che si sono riuniti per chiedere un intervento urgente e mettere in sicurezza lo svincolo. «Volevamo dare un segnale forte, mostrare i cartelloni proprio nel punto degli incidenti. Non volevamo una grande mobilitazione, consapevoli che non potevamo stare qui in tanti, ma parecchie persone ci hanno dato il loro supporto», racconta Marilina Sciortino che aggiunge: «La situazione è grave, ma nessuno ci dà retta». Eppure le adesioni alle iniziative del comitato sono state più di 600 a cui si sono aggiunte 700 firme della petizione per smuovere le istituzioni. Un comitato di cui fanno parte anche persone che hanno subito incidenti, come un vigile del fuoco che ha perso la gamba proprio lì. Il tratto è di competenza di Serravalle che tuttavia «non ci risponde, non prende iniziativa, non programma interventi - spiega Luciano Chiodo -. Abbiamo scritto ai comuni vicini, a Città metropolitana, a Regione Lombardia e persino al Prefetto. Qualche mese fa si è aperto un tavolo proprio in Prefettura che ha consentito di installare le strisce per far rallentare i guidatori, ma sono servite a poco. Ci vuole un intervento definitivo».

L’intervento definitivo è la predisposizione di tre rotonde, due in prossimità delle uscite e dell’ingresso della tangenziale, una «più avanti, per incanalare meglio il traffico - illustra Giorgio Poli -. Un po’ come hanno fatto a Rozzano, anche se qui la situazione è più compressa, c’è meno spazio. La soluzione tuttavia c’è: ho realizzato un progetto, ma nessuna risposta».

La risposta vale circa un milione di euro che Città metropolitana e Serravalle dovrebbero mettere per finanziare l’opera, ma se «Città metropolitana sembra aver capito l’urgenza, si attende una risposta da Serravalle. Noi come Comune - aggiunge il sindaco Fabio Bottero - stiamo scrivendo e chiedendo un intervento da anni. A ogni tavolo faccio sempre presente la situazione. Continueremo a sollecitare». Qualcosa, secondo i cittadini, si potrebbe già fare: «Qui il limite è di 70 km/h, mentre più avanti scende a 50 - dicono in coro -: un’assurdità: almeno in prossimità dello svincolo si potrebbe mettere un limite più basso. Qualcosa si può fare, si deve fare: continueremo a portare avanti la nostra battaglia».