Trezzano: polvere ferrosa nell’aria, è Sos

La segretaria del Comitato: vogliamo sapere l’origine del fenomeno

Marilina Sciortino del Comitato di quartiere mostra le tracce delle polveri ferrose trovate sui balconi

Marilina Sciortino del Comitato di quartiere mostra le tracce delle polveri ferrose trovate sui balconi

Trezzano sul Naviglio (Milano), 18 gennaio 2019 - Tracce di polvere ferrosa al quartiere Marchesina, il rione trezzanese ai piedi della tangenziale Ovest: tra i cittadini cresce la paura. E’ stata proprio la presenza dell’anomalo materiale su davanzali e balconi del quartiere a creare una nuova preoccupazione ai residenti del quartiere che, da anni lottano per la rimozione dell’amianto presente alcuni fabbricati, il traffico quotidiano che attraversa il rione e lo smog che questo procura. «Vogliamo chiarezza – dice Marilina Sciortino, segretaria del Nuovo Comitato Marchesina – è giusto sapere l’origine e le dimensioni reali che ha sta assumendo questo fenomeno». L’allarme è stato lanciato da un residente che, pulendo il davanzale si è reso conto della presenza delle piccole particelle di ferro. «Per avere la conferma che si trattasse di ferro, ho utilizzato una calamita» racconta il cittadino che ha segnalato il problema.

«Da dove arriva questo materiale? – chiede Sciortino – in questo quartiere ci sono diverse aziende che potrebbero aver originato questa forma di inquinamento, chiediamo che il Comune faccia dei controlli a tappeto per verificare che tutte siano in regola. Tra smog, polveri di ferro e amianto, questo quartiere è pieno di veleni. Cosa respiriamo?». «Il quartiere Marchesina è figlio di vecchi errori urbanistici che hanno originato una zona promiscua, che vede convivere fabbriche e abitazioni – spiega il primo cittadino Fabio Bottero – Ora, partendo proprio della rigenerazione dell’ex Demalesa, l’ecomostro nel cuore del quartiere, stiamo provando a sistemare queste problematiche che la città si trascina da anni. Ma è un percorso lungo. Per quanto riguarda la presenza delle particelle di ferro nell’aria, invece, dobbiamo assolutamente risolvere il problema, capire da dove arrivano e garantire la sicurezza dei cittadini. Inizieremo un monitoraggio di tutte le aziende e chiederemo l’assistenza di Arpa e Ats di fornirci assistenza e intervenire con le loro strumentazioni».

Alla fine di settembre dello scorso anno, nella vicina Corsico, un problema simile si presentò tra via Copernico e via Milano, sulle due sponde opposte del canale. Il deposito di una strana polvere bianca sulle auto aveva creato allarme in città. Dopo la segnalazione dei comuni e i rilievi dell’Agenzia regionale dell’ambiente fu notificata un’ordinanza alla Imerys, la ditta che lavora perlite, la roccia vulcanica che una volta lavorata diventa un ottimo materiale isolante. Nel documento sono stati prescritti interventi da effettuare per garantire una maggiore sicurezza ai lavoratori e alla cittadinanza. Solo qualche anno prima, invece, era stata una sostanza rossa, seminata sulle auto e sui balconi di via Volta e lungo il controviale della Nuova Vigevanese a creare allarmismo. All’epoca, la presenza di materiale fu ricondotta ai lavori di riqualificazione e verniciatura di una fabbrica in via Leonardo da Vinci.