Trezzano, i residenti: "Chiudete di notte il Parco Clivia"

Lamentele per i vandali e il chiasso

Molti i trucchi per aggirare le recinzioni

Molti i trucchi per aggirare le recinzioni

Trezzano sul Naviglio (Milano), 7 agosto 2018 - Il Parco Clivia è tenuto bene. L’erba curata, i cestini messi in ordine, le panchine (almeno quelle più recenti) ancora funzionali. Giochi belli, alberi che regalano ombra. C’è persino la casetta del bookcrossing, dove lasciare e prendere i libri per promuovere la lettura. Insomma, almeno all’apparenza il parco è bello. La notte, però, si trasforma. "Soprattutto ragazzini, entrano e fanno danni. Sporcano in giro, lasciano immondizia ovunque. Per non parlare dei rumori", lamentano gli abitanti di via Manzoni. "Fanno danni, tanti danni", alzano le spalle i proprietari delle villette proprio di fronte al parchetto che chiedono un intervento dell’Amminsitrazione per cercare di mettere fine agli episodi di vandalismo.

«Non se ne può più - continuano -, il problema è che il parco è bellissimo ma questi ragazzi che non hanno di meglio da fare vengono a rompere, sporcare, persino a fare i propri bisogni davanti alle altalene dei piccoli, così noi mamme la mattina troviamo uno schifo». Quello che chiedono i frequentatori del parco è anche una «maggiore illuminazione: i lampioni diffondono una luce poco intensa e questo favorisce certi comportamenti".

Eppure il cancello di chiusura c’è, anche se l’Amministrazione ha deciso, per il periodo estivo e per andare incontro alle richieste dei cittadini, di tenerlo aperto. Ma "gli episodi di vandalismo segnalati ci costringono a prendere altre decisioni e quindi il parco sarà nuovamente chiuso negli orari serali. Avevamo pensato di tenere aperto con l’obiettivo di favorire l’aggregazione dei cittadini. Per chiudere i cancelli avremo il supporto di un’associazione presente al Centro socio culturale - che si trova proprio all’interno del parco - e se necessario di una borsa lavoro", spiega l’assessore alle Politiche ambientali Cristina De Filippi.

Anche  se il cancello chiuso serve a poco: i ragazzini hanno trovato il modo di entrare lo stesso aprendo le sbarre della recinzione laterale. "Poi noi abitanti ogni mattina dobbiamo andare con un martello a rimettere a posto le sbarre, dopo aver passato la notte svegli dal rumore che fanno questi gruppetti, senza alcun rispetto». Quello che chiedono è "un maggiore controllo da parte delle istituzioni, magari un passaggio delle forze dell’ordine". L’assessore rassicura i cittadini: "Abbiamo chiesto alla polizia locale di essere più presente in zona, proprio per scongiurare comportamenti scorretti di gruppi di ragazzini che purtroppo per sconfiggere la noia si divertono in modo improprio". E sulla questione illuminazione? "Proveremo compatibilmente con le esigenze di bilancio di migliorarla, cercando di rendere la frequentazione del parco più sicura".