Trezzano, lasciata a casa medico di base: "E' malata". Pazienti infuriati

Ats congeda la dottoressa affetta da scleropsi multipla

Un medico

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Trezzano sul Naviglio (Milano), 19 gennaio 2019 - Dover combattere con una malattia come la sclerosi multipla ed essere costretti ad abbandonare il lavoro che si svolge con passione, dopo anni di sacrifici, studi, concorsi, graduatorie. Tutto a causa di una segnalazione di un paziente ad Ats: «La dottoressa è malata e non lavora bene». È la madre a raccontare la storia della figlia 40enne, medico di base provata da quello che le sta capitando. Ripercorre le tappe di una vicenda che ha lasciato tutti disarmati, con parole di disprezzo per il gesto di aver segnalato una dottoressa «in gamba», sottolineano i pazienti.

Un passo indietro: la dottoressa, che per comprensibili ragioni di privacy preferisce rimanere anonima, «subisce la segnalazione di un paziente che scrive ad Ats per dire che è affetta da sclerosi multipla e non può fare il medico», racconta la mamma, con la voce rotta dalla rabbia e dal dispiacere. «Ha persino detto che non è laureata: un’assurdità – prosegue – . Viene sottoposta a visita medica collegiale: abbiamo prodotto i documenti che certificavano la patologia da quando era ragazzina, ma nessuna grave disabilità da impedirle di lavorare». A testimoniarlo ci sono anche centinaia di pazienti che hanno riempito i social con commenti a favore della dottoressa: «Una professionista dal grande valore umano. Sempre disponibile, scrupolosa. Di rara bravura e competenza». Ma la commissione stabilisce un approfondimento e «a sue spese, le chiedono un accertamento con ore di test» dopo i quali viene elaborata una relazione sulle condizioni: deterioramento di moderata gravità. «La commissione medica la giudica non idonea allo svolgimento dell’attività – prosegue la madre – ma temporeggia a inviare la comunicazione ufficiale perché c’è carenza di medici di base». Un problema che pesa su migliaia di pazienti .

Quindi, la comunicazione ufficiale arriverà a giorni, ma per la dottoressa non c’è più niente da fare: «Cari pazienti, amici, mi congedo da voi non per mia volontà ma per la cattiveria di qualcuno che ha fatto una segnalazione negativa sulla malattia che ho sempre accettato e combattuto. Non ho mai mollato, con fatica ma con amore ho cercato di fare il mio dovere. Vi ringrazio per essere stati miei pazienti, a cui ho creduto di donare un sorriso di forza e coraggio per accettare le malattie senza abbattersi», ha scritto ai suoi assistiti che non vedono alcuna disabilità, anzi. «Faremo una raccolta firme, scriveremo in massa ad Ats» annunciano, e anche il sindaco Fabio Bottero ha deciso di informarsi «perché mi sembra impossibile si arrivi a una soluzione simile». I pazienti sono d’accordo: «Non può finire così».