Il cantautore di Trezzano: "Le mie canzoni fra i big di Sanremo"

Lorenzo Vizzini ha scritto i brani di Arisa e Anna Tatangelo

Il cantautore Lorenzo Vizzini ha firmato brani per molti artisti

Il cantautore Lorenzo Vizzini ha firmato brani per molti artisti

Trezzano sul Naviglio (7 febbraio 2019) - Due dei 24 brani in gara in questa edizione del Festival di Sanremo sono firmate da lui. Un traguardo non certo comune per un affermato cantautore, assolutamente inedito per artista di soli 25 anni. Eppure, Lorenzo Vizzini, che ha firmato il brano interpretato da Anna Tantangelo e (insieme alla stessa cantante, a Matteo Buzzanca e Alessandro Flora) quello di Arisa, sorride appena glielo si fa notare. A Trezzano, cittadina in cui ha vissuto dopo essere partito da Ragusa a 17 anni e dove ora torna per trovare la mamma, insegnante in una scuola corsichese, ha scritto la canzone “Mi sento bene” interpretata dalla cantante genovese.

Come vivi questa edizione del Festival, sei teso? Emozionato? Soddisfatto?

«No, non sono teso. Diciamo che me la sto godendo, ma non ho fatto nulla di speciale, comporre è il mio lavoro. Entrambi i brani penso siano stati ben interpretati, ho colto l’intensità e l’emozione che quel palco provoca. Erano come me li aspettavo, ma non poteva che essere altrimenti, sono due grandi cantanti».

“Le nostre anime di notte” è la canzone cantata da Anna Tatangelo di cui hai scritto musica e testo. Come è nato questo brano?

«L’avevo composto poco più di un anno e mezzo fa. Quando mi hanno chiesto un testo per Anna Tantangelo, che facesse riferimento anche alla sua vita, l’ho tirata fuori dal cassetto. E le è piaciuta».

Invece quella per Arisa?

«Questa è un’altra storia. Rosalba la conosco, abbiamo passato interi pomeriggi a chiacchierare. È una canzone cucita addosso, molto tosta anche per i continui cambi di ritmi».

Cosa ne pensi di questo Festival?

«Sanremo è facilissimo da criticare perciò voglio parlarne bene. È il festival più importante della canzone e penso che in questa edizione venga lasciato spazio a proposte differenti, è interessante».

Questi sono gli ultimi tuoi due successi. Ma la tua è una carriera già molto lunga. A che età hai iniziato a comporre?

«La mia prima canzone l’ho scritta a 5 anni. A sette anni ne avevo scritte 7 ed ero convinto di aver fatto un disco. Ma il grande passo l’ho fatto a 17 anni, quando mi sono trasferito al nord dopo aver vinto il concorso Area Sanremo. Cantavo. Poi ho conosciuto il maestro Mario Lavezzi è la mia vita è cambiata, non sapevo di essere capace di scrivere per gli altri. Grazie a lui ho iniziato a comporre per grandi personaggi come Ornella Vanoni. Dopo sei mesi ho firmato il mio primo contratto con la Peer Music».

Da allora è stato un crescendo: nel suo curriculum ci sono collaborazioni con Laura Pausini, Raphael Gualazzi.

Il tuo obiettivo?

«Mi piacerebbe spaziare e collaborare in ambiti diversi da quelle che sono le mie zone confort. La musica ha un sacco di linguaggi ed è in continua evoluzione».

Ma non finisce qui.

«Ho fatto anche l’imitatore e raccontato le barzellette nei programmi di Mike Bongiorno come Bravo Bravissimo. Ma quella era un’altra vita».